Chiude Montagna, una delle più importanti e storiche concessionarie di auto dell’Umbria. A rischio ci sono 65 dipendenti, senza stipendio da mesi che in questo momento stanno manifestando in presidio davanti alla sede dell'azienda a Ellera di Corciano (Perugia).

La Filcams Cgil di Perugia era stata avvertita dai lavoratori del mancato pagamento di alcune mensilità. Quindi, dopo alcuni incontri avuti con la proprietà, in cui non era emersa in un primo momento la gravità della situazione, il sindacato è stato convocato giovedì mattina ed è sopraggiunta la peggiore delle ipotesi: la chiusura dell’attività immediata, con conseguente messa in cassa integrazione in deroga dei dipendenti di tutte e 3 le società del gruppo.

"Alla richiesta di pagamento di almeno una parte delle spettanze arretrate è stato risposto che l’azienda non ha un minimo di liquidità", riferiscono Enrico Bruschi e Stefania Cardinali della Filcams. I lavoratori, riunitisi immediatamente in assemblea, già emotivamente e economicamente provati dalla mancanza degli stipendi, hanno deciso di riconsegnare le chiavi dello stabile alla proprietà.

"Ancora una volta – dicono Bruschi e Cardinali – un gruppo importante di lavoratori si ritrova senza reddito e con poche possibilità di averne nell’immediato, visto che, comunque, da qui al pagamento della prima rata della cassa integrazione potrebbero passare alcuni mesi. Perciò chiediamo alle istituzioni di attivarsi e convocarci al fine di poter tentare di risolvere, almeno in parte, alcune problematiche dei lavoratori coinvolti (65 in tutto)".