Il 2 dicembre la Cgil torna in piazza. Lo fa per protestare contro la proposta del governo sulle pensioni. Dalle Marche, partiranno per Roma oltre mille tra lavoratori, lavoratrici e pensionati, i pullman prenotati, al momento, sono 20.

"Le risposte del governo sono insufficienti – afferma Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche – sono insufficienti, in particolare mancano quelle per garantire un futuro lavorativo e  previdenziale certo ai giovani; servono poi risposte adeguate a chi svolge un lavoro di cura, oggi prevalentemente a carico delle donne". La dirigente sindacale rileva che "nell’emendamento dell'esecutivo la platea interessata dal blocco dell’innalzamento dell’età pensionabile è estremamente limitata, per cui occorrono risposte adeguate a tutti coloro che svolgono lavori gravosi. Per queste ragioni, chiediamo alle forze parlamentari di farsi interpreti di tali esigenze".

Le richieste del sindacato sono: bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso ai giovani, superare la disparità di genere, garantire una maggiore libertà di scelta al lavoratore quando andrà in pensione. E ancora: favorire l’accesso alla previdenza integrativa, garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni e cambiare la legge di Bilancio 2018 per sostenere l’occupazione, estendere gli ammortizzatori sociali, garantire a tutti il diritto alla salute e rinnovare i contratti pubblici.

Giuseppe Galli, segretario organizzativo Cgil Marche, spiega che "la mobilitazione è l’inizio di un percorso che tiene aperta, per la Cgil, questa vertenza, che sui temi previdenziali è molto sentita dai lavoratori. Lo sforzo organizzativo è stato necessario, poichè l’obiettivo è, nel tempo, quello di realizzare le modifiche al sistema pensionistico".