Il decreto legge 56/2017, correttivo del Codice degli appalti, ha confermato che i soggetti titolari di concessioni di lavori e servizi pubblici non affidati tramite gara pubblica, sono obbligati, dall’aprile 2018, ad affidare l’80% dei lavori, servizi e forniture mediante procedura ad evidenza pubblica. Ciò significa che i circa 3.000 dipendenti delle aziende che fino a oggi hanno operato in quegli ambiti, rischiano di essere licenziati in tempi brevissimi. Tra questi i lavoratori della Pavimental, operativi su Andria, che rischiano di esser licenziati nelle prossime settimane.

“Da ormai due anni – spiega Nico Disabato, segretario Fillea Cgil Bat –, siamo impegnati in una vertenza a sostegno dell’occupazione che ha visto i lavoratori scioperare e manifestare a varie riprese. Nell’ultimo incontro tenutosi in sede governativa, ministero dello Sviluppo economico e ministero Infrastrutture e trasporti si sono dichiarati disponibili a proporre nella legge finanziaria lo stralcio dei lavori di manutenzione dal limite degli affidamenti diretti".

"Questo tipo di intervento – aggiunge Disabato – garantirebbe non solo i livelli occupazionali, ma soprattutto la sicurezza e la qualità dei servizi. Altre ipotesi di possibile modifica normativa sono emerse da una prima audizione, svoltasi il 19 settembre scorso alla Commissione Lavori pubblici del Senato. Per evitare migliaia di licenziamenti, chiediamo a governo e Parlamento d'intervenire modificando la norma, così come auspicato nell’ultimo incontro al Mise, o con provvedimenti analoghi rispettosi degli orientamenti dell'Ue, prima che le aziende avviino le oramai imminenti procedure di licenziamento collettivo”.

“Ricordiamo – conclude il dirigente sindacale – che il settore della manutenzione e progettazione delle reti autostradali rappresenta il comparto più industrializzato del settore delle costruzioni, caratterizzato da lavoro qualificato, stabile e da altissimi livelli di professionalità e innovazione tecnologica che operano al servizio della sicurezza di automobilisti e cittadini, in un Paese in cui gli incidenti legati al traffico e alla qualità delle infrastrutture sono all’ordine del giorno”.