Stato di agitazione dei lavoratori dell’azienda Angio-Tac di Palermo, una delle aziende di punta nel campo della diagnostica per immagini, i cui locali si trovano in un seminterrato della Casa di cura Noto, in via Dante. A proclamarlo è la Filcams Cgil di Palermo dopo che, in seguito alla rottura di un macchinario, l’azienda, da anni in crisi, il 13 marzo scorso fa ha deciso di chiudere i battenti, interrompendo l’attività lavorativa e mettendo in ferie i 9 addetti.

Ora, dopo un mese, esaurite le ferie, i lavoratori sono ancora in stand-by. La Filcams ha chiesto varie volte di incontrare gli amministratori delegati per conoscere il futuro della struttura ma l’azienda tace e il sindacato è pronto a organizzare sit-in davanti ai cancelli. “Ad oggi non si conoscono le sorti dell’azienda – dichiara Laura Di Martino, della segreteria Filcams Cgil Palermo - Chiediamo che si faccia chiarezza, i 9 lavoratori sono fermi da un mese. Vogliamo comprendere se l’azienda intende riprendere l’attività lavorativa o se in atto ci siano eventuali cessioni o fitti di ramo d’azienda”.

I dipendenti, che chiedono di ricevere i loro stipendi, sono sul piede di guerra. “Il ritardo del pagamento delle spettanze sta diventando una prassi – aggiunge Giusi Marino, RsA Filcams Cgil Palermo – Chiediamo che a pagare per le vicende aziendali non siano sempre i lavoratori”.