"Per il sindacato c’è l’assoluta convinzione che è necessario tornare a investire nel futuro del continente, nell’innovazione e sostenere i servizi pubblici, la ricerca, la scuola, la formazione, la cultura, tutto quello che serve per costruire un futuro per questo continente".

Lo ha dichiarato ai microfoni di RadioArticolo1 Nicoletta Rocchi, responsabile per la Cgil del dipartimento internazionale, parlando della grande manifestazione che si terrà domani, indetta dai sindacati europei. "I governi europei hanno temuto per la stabilità e hanno adottato delle linee di drastico rientro della spesa pubblica, con tagli consistenti, anziché puntare su ripresa e sviluppo. Quella di domani è una sfida importantissima. Peccato che i media non se ne occupino e non abbiano colto la straordinaria portata di una giornata di mobilitazione che coinvolgerà tutti i lavoratori d’Europa. Dovrebbe essere un elemento di riflessione per tutti i governi europei. Il rischio temuto dagli economisti si sta rivelando vero. Abbiamo bisogno di intervento pubblico e di compiere le spese necessarie".

Nell’ambito delle politiche economiche globali, la Rocchi ha commentato la proposta del vertice Onu di tassare le transazioni finanziarie, sostenuta da Sarkozy. "Non è una novità in assoluto. Nel corso di questi anni di crisi è stata sostenuta dalla Ces e il presidente francese ne ha sottolineato la validità. La tassazione ha un duplice scopo: aumentare il prelievo fiscale sulle strutture finanziarie colpevoli della crisi e che hanno determinato un esborso di soldi pubblici per il loro salvataggio. E contenere i fenomeni speculativi. Per aumentare il prelievo fiscale, salvaguardando il mondo della produzione, i lavoratori e i pensionati. Per noi è giusto far pagare di più a chi per ora paga troppo poco e fermare i fenomeni speculativi".