"È veramente triste e indegno l’atteggiamento di parlamentari e politici che, invece di impegnarsi per creare le condizioni per lo sviluppo e per la convivenza civile e solidale sui nostri territori, impegnano il loro tempo con ronde ‘illegali’ per raccattare qualche consenso elettorale, infierendo sulle condizioni di povertà e debolezza di uomini e donne, che approdano faticosamente sulle nostre terre per costruirsi una prospettiva di vita dignitosa”. Lo dice chiaro e tondo Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, commentando  i fatti di Castellaneta Marina, in provincia di Taranto, dove ieri (26 agosto) alcuni leghisti hanno organizzato un presidio in spiaggia contro i venditori ambulanti e per esprimere solidarietà al ministro Matteo Salvini sono stati contestati da alcuni bagnanti.

La Cgil pugliese, “quella della terra di Di Vittorio, di Salvemini e di Moro, che si è sempre caratterizzata per essere terra di accoglienza e integrazione, esprime sdegno per questi atteggiamenti vergognosi ed infami. Il ministro degli interni Salvini intervenga e condanni politicamente e nel suo ruolo istituzionale questi atti non degni di un Paese civile e democratico come il nostro.”

“Se non lo facesse – continua Gesmundo - darebbe prova del suo spirito ‘razzista’, che è cosa inammissibile per un ministro della nostra Repubblica. Chiederemo formalmente e scriveremo a tutte le Prefetture pugliesi di intervenire per evitare che simili atti si ripetano”.

La Cgil, in ogni caso, esprime “un grazie ai bagnanti di Castellaneta per averci messo la faccia e aver dato la giusta risposta civile e democratica a un manipolo di analfabeti civici”. Le richieste di legalità e sicurezza, conlude Gesmundo, “sono questioni troppo serie per essere gestite con ronde illegali. Esistono istituzioni preposte che devono svolgere le azioni di loro competenza. Non ci serve una giustizia sommaria ma una giustizia nel rispetto delle leggi."