“Le ragioni dello sciopero a cui siamo costretti sono la difesa del nostro contratto nazionale di lavoro e la difesa degli editori e degli stampatori che rispettano le norme e le regole contrattuali. Oggi non troverete il vostro giornale. Ci scusiamo per il disagio che vi arrechiamo, soprattutto in una fase di eventi internazionali gravi”. Così i sindacati dei poligrafici (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) spiegano i motivi della protesta attuata ieri (24 marzo) che ha come conseguenza la mancata uscita dei quotidiani oggi.

Uno sciopero per sostenere la trasformazione e l’innovazione del contratto rispetto ai cambiamenti che le diverse piattaforme digitali hanno portato alla comunicazione ed alla informazione. “Ma anche – spiegano le tre sigle – contro l’atteggiamento di editori come il gruppo Caltagirone che in barba a tutte le regole del settore pensano di fare concorrenza sleale utilizzando un diverso contratto nazionale di lavoro”.

Altra ragione alla base della protesta, proseguono i sindacati, è contrastare chi utilizza i licenziamenti per raggiungere scopi legati al profitto destrutturando le regole e chi precostituisce società ad hoc per il trasferimento forzoso del personale; chi ricopre ruoli di assoluta responsabilità nella associazione datoriale del settore che dovrebbe difendere il contatto nazionale poiché ne autorizza la stipula, ma, contrariamente a ciò, nelle proprie aziende preferisce destrutturare le regole limitando tutele e diritti”.

Slc Cgil: grande successo dello sciopero

“Abbiamo incrociato le braccia – conclude il comunicato – per sostenere le ragioni del dialogo e del confronto alle quali mai siamo venuti meno, contro chi utilizza l’arroganza e l’autoritarismo sottraendosi a qualunque confronto di merito”.