Dopo gli scioperi di gennaio, aprile e inizio maggio, alla Nicotra di Ciserano (Bg) ora è il momento dell’accordo: nell’azienda metalmeccanica specializzata nella produzione di ventilatori industriali un’ipotesi di intesa tra direzione e sindacato è stata raggiunta l’8 maggio, per essere poi sottoposta a referendum dei lavoratori il 17 e il 18. Al voto - riferisce in una nota la Cgil di Bergamo - hanno partecipato in tanti: 168 su 187 persone in organico, malgrado le assenze per Cassa integrazione e malattia. 131 votanti (78%) si sono detti favorevoli all’accordo, mentre 37 (22%) sono stati i contrari. La firma definitiva è arrivata il 1° giugno.

"Nei mesi scorsi le proteste erano state organizzate contro i 40 esuberi (poi saliti a 50 e infine a 60) dichiarati al rientro dalle ferie natalizie, per ora evitati attraverso l’utilizzo di una Cassa integrazione che sarebbe stata in scadenza a luglio - continua la nota della Cgil Bergamo - I lavoratori della Nicotra erano preoccupati per la situazione aziendale, in particolar modo per la gestione della cassa che colpiva prevalentemente alcuni dipendenti e che si traduceva nel tentativo di far pesare l’ammortizzazione sociale principalmente su coloro che l’azienda riteneva non più fungibili alle sue esigenze produttive. 

“Come previsto dall’accordo appena sottoscritto - spiega Claudio Ravasio della segreteria della Fiom Cgil di Bergamo - questa settimana, venerdì 9, finirà il periodo di cassa. Buona parte dei problemi che esistevano in azienda è stata risolta con l’avvio di un contratto di solidarietà dal 19 giugno, per 12 mesi e per i 187 lavoratori. Si avrà una riduzione di orario diversa per ciascun reparto/ufficio. Ma viste le modalità distorte usate dall’azienda nell’utilizzo della cassa, abbiamo insistito per l’inserimento nell’accordo di alcune garanzie: di fatto non sarà possibile, nella media dei 12 mesi di durata del contratto, superare per ogni singolo lavoratore la percentuale massima prevista di ore di riduzione per reparto/ufficio di appartenenza. La tredicesima mensilità maturerà per intero (con la cassa integrazione questo vantaggio non esisteva) e sarà garantita la copertura per le ferie collettive anche nel caso qualcuno non le avesse maturate. Abbiamo poi ottenuto dall’azienda l’impegno a presentare, entro fine anno, un Piano industriale per il rilancio. Siamo soddisfatti - conclude Ravasio - e anche i lavoratori, con il loro voto, dopo l’impegno nelle iniziative di protesta, dimostrano di approvare l’intesa in maniera netta”.