Anche il 2015 è un anno negativo per l’Edilizia napoletana, i dati della Cassa Edile di Napoli parlano chiaro: meno 5% rispetto al 2014 e circa 8000 posti di lavoro a rischio tra diretti e indiretti.

A fronte di questa situazione, la Fillea di Napoli chiede regole chiare e formula proposte per il sostegno e il rilancio dell’industria delle Costruzioni nella Provincia. “Il settore delle Costruzioni, il più importante settore dell’economia locale – scrive in una nota Ciro Nappo, segretario generale del sindacato napoletano - continua ad essere gravemente pregiudicato da vari e radicali elementi negativi, come i pochi appalti, le procedure fortemente penalizzanti per le imprese e non garantiste per gli Enti Appaltanti, la lentezza e la confusione nelle procedure burocratiche, le farraginose procedure nel sistema degli appalti pubblici e in quello dell’edilizia privatas il fenomeno del caporalato”.

Secondo il sindacato, “la persistente crisi economica che, soprattutto nel nostro territorio ha generato ripercussioni negative in tutta la filiera delle costruzioni, impone ancor di più la necessità di prendere decisioni importanti ed urgenti per il rilancio del comparto e la riaffermazione dei criteri di efficienza, qualità, sicurezza e legalità”.

Le proposte della Fillea sono chiare. E' innanzitutto urgente, “un programma di opere immediatamente cantierabili, che offra garanzie e certezza di disponibilità delle risorse finanziarie”. Per questo chiede al nuovo presidente della regione Campania “misure urgenti in materia di lavori pubblici”. Per il sindacato serve poi un decisivo intervento di contrasto agli effetti distorsivi del Patto di Stabilità degli Enti locali ed, in particolare, ai ritardati pagamenti alle imprese, a fronte di garantirne la sopravvivenza.

Sono inoltre indispendabil, “un concreto impegno delle Amministrazioni locali per accelerare l’avvio dei cantieri e la realizzazione delle infrastrutture programmate nei piani triennali” e “una rapida conclusione delle procedure di approvazione dei Piani Urbanistici Comunali, indispensabili strumenti di pianificazione territoriale e programmazione delle attività imprenditoriali”.

Infine, la Fillea propone una stretta sui controlli
. “Per limitare l’adozione del massimo ribasso per l’aggiudicazione delle gare”, e vigilare sull’applicazione del subappalto e sulla sicurezza nei cantieri anche attraverso il sistema degli Enti bilaterali.