In occasione della discussione alla Camera di mercoledì 9 marzo sulle crisi internazionali, con particolare riferimento al possibile intervento italiano in Libia, e dopo le decisioni assunte al vertice Ue-Turchia, diverse Associazioni modenesi daranno vita ad un volantinaggio in piazza Torre davanti alla Ghirlandina sabato 12 marzo 2016 dalle ore 16 alle 17.30 per illustrare le ragioni della contrarietà all’intervento armato dell’Italia. Ne dà notizia in una nota la Cgil di Modena.

Primi promotori dell'iniziativa, insieme al sindacato, sono: Acli, Anpi, Arci, Associazione Comunità Giovanni XXIII-Modena, Associazione per la Pace, Gmi (Giovani Musulmani in Italia), Movimento Nonviolento, Overseas, Pax Christi.

"Ci siamo sempre chiesti cosa avremmo fatto o detto negli anni 1930-1940 - scrive il sindacato in una nota - Proprio a questa domanda, anche se certo in circostanze diverse, oggi siamo chiamati a rispondere. Di fronte ai conflitti che infiammano gran parte del Nord Africa e del Medio Oriente, la risposta non può essere l’intervento armato". 

Secondo la Cgil di Modena, "l’invio di soldati italiani, così come quelli di altri Paesi, produrrebbe solo altre tragedie e non consentirebbe alcuna soluzione dei conflitti sul campo. Nessuno sforzo è stato fatto per ricomporre con mezzi politici e pressione diplomatica i conflitti sottostanti che dilaniano Iraq, Siria e Libia". 

"Ma le guerre hanno anche costretto migliaia e migliaia di persone a fuggire dal proprio paese per sfuggire alle bombe, alla violenza, alla devastazione - si legge ancora nella nota - L’Unione Europea sembra incapace di affrontare l’emergenza. Da Calais a Idomeni, dalla Turchia all’Austria i nuovi nemici sono migranti e profughi, che anziché accoglienza trovano muri e barriere di filo spinato. Tutto ciò deve finire. Le armi devono tacere e i muri essere abbattuti. L’Unione Europea deve ritrovare quei valori di civiltà, pace e solidarietà che stavano alla base della sua costruzione e che si sono perduti".