Milano ha celebrato il 73esimo anniversario dell'eccidio di piazzale Loreto, dove il 10 agosto del 1944 vennero fucilati quindici partigiani da un plotone della Legione Ettori Muti, per ordine del comando di sicurezza nazista. “Questo luogo importante per Milano ha visto nascere la libertà e la democrazia – ha commentato il sindaco Giuseppe Sala –, quei valori che noi oggi siamo qua a difendere. Sono il primo ogni giorno a cercare di sottolineare i valori di Milano e quello dell'antifascismo non è secondario e rinunciabile, ma anzi superiore a tutti gli altri. Lo dico a chi cerca di minare con alcuni gesti questa condizione, noi ci siamo e ci saremo e il sindaco ci sarà sempre a manifestare il credo antifascista. Sui valori che permeano la nostra democrazia noi non faremo un passo indietro”.

“In tante e tanti oggi a Milano, in Piazzale Loreto, a 73 anni dall'eccidio per dire no al fascismo vecchio e nuovo”, afferma la Cgil Lombardia in un tweet.

Durante la cerimonia il presidente provinciale dell'Anpi milanese, Roberto Cenati, ha ricordato che “l'esempio dei 15 martiri è un monito anche per noi perché continuiamo a difendere la pace e la convivenza civile che anche oggi sono minacciati, ad esempio dallo stragismo jihadista". L'irruzione a Palazzo Marino di Casa Pound e il blitz al Campo X del Cimitero maggiore, dove sono sepolti i caduti della Rsi, dei militanti di estrema destra “rappresentano un salto di qualità. La Procura ha chiesto l'archiviazione e questo detta in tutti noi preoccupazione”.