Si è svolto oggi a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, un incontro tra azienda e sindacati relativo alla vertenza della Micron di Avezzano (L’Aquila). Al termine, è stato firmato un protocollo che definisce le linee per il futuro dello stabilimento. A fronte dell’uscita dalla proprietà della multinazionale Usa, nasce una nuova società – derivante da un management buy out e dall’arrivo di una nuova azienda, la tedesca LFoundry –, il cui controllo societario rimane italiano. Inoltre, la Cassa Depositi e Prestiti erogherà un finanziamento agevolato vincolato al costante mantenimento dell’assetto societario e della governance, pena la sospensione o l’annullamento del finanziamento stesso.

“Con questo protocollo – afferma Laura Spezia, coordinatrice nazionale Fiom del gruppo Micron –, di fronte alla decisione dell'azienda di abbandonare un’importante struttura industriale ad alto contenuto tecnologico, si è dato l’avvio ad un percorso che sarà monitorato costantemente presso lo stesso ministero e volto a salvaguardare un patrimonio industriale strategico per il nostro Paese e i livelli occupazionali che ne derivano”.

La Fiom ritiene importante, in particolare, "che sia stato messo in atto un processo di controllo pubblico, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, volto a garantire il mantenimento del sito nella sua interezza, e che il processo di riorganizzazione venga affrontato usando esclusivamente ammortizzatori sociali conservativi e solidali, senza ricorrere a nessun licenziamento”.

"Per noi, si tratta di un importante risultato, per impedire il depauperamento tecnologico, produttivo e occupazionale del territorio marsicano e del nostro Paese", conclude Spezia. Il protocollo sarà adesso discusso in assemblee appositamente convocate e quindi sottoposto al voto dei lavoratori, tramite referendum.