E’ stato raggiunto nei giorni scorsi l’accordo – di durata quadriennale - per il rinnovo del contratto integrativo aziendale alla Marposs, azienda che occupa nello stabilimento di Bentivoglio oltre 800 lavoratori, nella stragrande maggioranza impiegati (tecnici e ingegneri), specializzata nella produzione di sistemi di controllo di precisione, oggi coinvolta in un processo di crescita non solo in Italia, ma anche all’estero con acquisizioni importanti. Ne dà notizia la Fiom di Bologna sottolineando che “l’accordo si apre con la valorizzazione di un impianto di relazioni sindacali che rafforza le agibilità sindacali per lo svolgimento di tutte le operazioni di coinvolgimento democratico dei lavoratori (a partire dai referendum aziendali e/o nazionali)".

Innovativo il capitolo sugli orari di lavoro: si consegna ai turnisti il diritto di scegliere su due opzioni di orario settimanale: i lavoratori possono optare per un orario giornaliero di 6 ore 45 minuti oppure per un orario di 7 ore e 15 minuti – comunque un orario inferiore a quanto previsto dal contratto nazionale – (con la maggiorazione dello straordinario sui 30 minuti aggiuntivi rispetto alla prima turnazione).

La scelta tra i due regimi di orario verrà effettuata ogni anno dal singolo lavoratore, “che quindi ha la libertà, in base alle proprie esigenze personali e di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, di modificarla negli anni”, spiega la Fiom.

Sulla parte economica, prosegue la Fiom, “si tratta indubbiamente di un accordo che redistribuisce quote importanti di salario, sia sotto forma di premio di qualità, sia come premio di risultato (accedendo alla tassazione agevolata), sia come incremento delle somme destinate al welfare aziendale (introdotto con il recente contratto nazionale e potenziato con il contratto aziendale), così come si prevede la possibilità per i singoli lavoratori di convertire su base volontaria un parte del premio di risultato in ulteriori flexible benefits”.

“Di particolare rilevanza, anche di fronte al coinvolgimento e all’attenzione del sindacato sui temi dei cambiamenti climatici che in questo caso si traduce in un vero e proprio intervento contrattuale, è il fatto che un indicatore del premio di risultato sia legato al Consumo combinato delle risorse energetiche e idriche (Crei).

Complessivamente la parte economica vale intorno ai 4000 euro massimi annui. Tutte queste somme saranno erogate a tutti i lavoratori indipendentemente dal tipo di contratto (e quindi anche ai tempi determinati e agli interinali).

In materia di assistenza sanitaria, l’accordo prevede il riconoscimento di ulteriori 100 euro per dipendente al fine di potenziare la sanità integrativa (Métasalute) che, come previsto dal contratto nazionale dei metalmeccanici, a decorrere dal mese di ottobre 2017 coinvolgerà tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.

L’accordo, illustrato ai lavoratori nelle assemblee sindacali che si sono svolte martedì 5 settembre, sarà sottoposto a referendum nelle giornate di venerdì 8, lunedì 11 e martedì 12 settembre. “Questo accordo testimonia che un confronto costruttivo tra le parti – in cui ciascuno agisce correttamente il proprio ruolo - può permettere di raggiungere importanti risultati sia per le imprese che per i lavoratori”, commenta la Fiom bolognese.