Domani 16 giugno, alle 15, si terrà un’assemblea regionale delle lavoratrici e dei lavoratori degli Uffici di esecuzione penale esterna, presso il Provveditorato Regionale DAP in via Pietro Azario 6, Milano. L’assemblea, aperta ad esperti del settore e alla cittadinanza, sarà preceduta da una conferenza stampa.

"L’incontro è parte della mobilitazione che le lavoratrici e i lavoratori intendono portare avanti per denunciare il disinteresse del ministero della Giustizia nei confronti delle pesanti condizioni di lavoro negli Uffici per l’esecuzione penale esterna (Uepe)" si legge in un comunicato stampa unitario.

"Se, da un lato, il ministro Orlando punta al potenziamento delle misure alternative al carcere, dall’altro non garantisce le risorse adeguate, sia in termini economici che di personale. Degli oltre 30 milioni di euro del Fondo Unico di Giustizia, solo 500.000 verranno assegnati agli Uepe presenti sul territorio nazionale. Una beffa, se si pensa che la mancanza di mezzi è ormai cronica, gli assistenti sociali spesso non dispongono di auto di servizio e non ricevono rimborsi per le spese di viaggio. Gli uffici sono in stato di degrado, spesso anche sotto il profilo igienico oltre che di sicurezza fisica. Pesantissima la carenza di organico: in Lombardia 99 operatori si occupano di 6.562 casi, più 2.258 consulenze in itinere e 1634 indagini di messa alla prova (dati al 15 aprile 2015)".

"Le Rappresentanze sindacali unitarie degli Uepe lombard i– conclude la nota – hanno più volte denunciato l’estrema difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori ad assolvere il proprio compito che comunque, come ampiamente dimostrato, ottiene anche un tasso estremamente ridotto di recidiva dei soggetti in esecuzione penale esterna, quando vengono garantiti mezzi e risorse adeguati.