“A dispetto del grande ottimismo diffuso negli ultimi giorni, la crisi è reale ed è documentata dai numeri. Aumenta infatti in Lombardia a dicembre la cassa integrazione sia nel dato generale che relativamente al settore metalmeccanico”. Così la Fiom Cgil della Lombardia: “Teoricamente sono stati quasi 60mila i lavoratori in cassa integrazione stabilmente in tutto il 2014. Una cifra che testimonia come si sia ancora nel bel mezzo della crisi e siano fuori luogo i trionfalismi di questi giorni alla luce della lieve diminuzione della disoccupazione”.

“È una situazione che sta per esplodere”, argomenta Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia, nel commentare le cifre rese note dall'Istat: “Nel dettaglio - aggiunge - questi primi dati dell'anno confermano due cose: che la crisi non diminuisce e che vi è un forte utilizzo degli ammortizzatori sociali in un contesto dove la legislazione li riduce pesantemente. In Lombardia ci sono teoricamente 60mila lavoratori in cassa tutto l'anno. Questi lavoratori messi in cassa integrazione sono non solo un costo sociale, ma una risorsa da utilizzare in modo diverso”, precisa il sindacalista dei lavoratori metallurgici Cgil.

“Per invertire la tendenza e cambiare verso realmente, non a chiacchiere, servono investimenti massicci e uno stimolo, azioni concrete per diminuire l'uso degli ammortizzatori sociali. Se non si interviene velocemente molti lavoratori attualmente in cassa integrazione si vedranno costretti a rischiare il proprio posto di lavoro. Finora - conclude il segretario delle tute blu lombarde - quello che è stato fatto non è servito per migliorare significativamente questa stuazione, ed è per questo che chiediamo nei diversi tavoli istituzionali (Regione e Governo) proposte e interventi seri per affrontare una crisi che penalizza principalmente i lavoratori”.