Pessime prospettive per l'Italia. Nell'ultimo Economic outlook, l'Ocse rivede al ribasso le stime per il Pil italiano nel 2012 e 2013, prevedendo una contrazione rispettivamente del 2,2% e dell'1%, contro il -1,7% e -0,4% nel maggio scorso.

Questa “crescita debole metterà ulteriore pressione negativa su occupazione, salari e prezzi”.
Il tasso di disoccupazione, inoltre, stimato al 10,6% nel 2012, è destinato a salire all'11,4% nel 2013 e all'11,8% nel 2014.  Il tasso di disoccupazione nell'Eurozona è invece previsto dall'Organizzazione parigina all'11,1% quest'anno, all'11,9% nel 2013 e al 12% nel 2014.

Se le previsioni sulla crescita, ben più pessimistiche di quelle del governo italiano, dovessero realizzarsi, sarà allora necessaria “un'ulteriore stretta di bilancio nel 2014 per restare nel percorso di riduzione del debito previsto”. Per l'Italia, “una rilevante fonte di incertezza” riguarda comunque l'impegno del prossimo governo “a mantenere il percorso di consolidamento di bilancio e riforme strutturali favorevoli alla crescita”. Secondo l'Ocse, è importante capire che “tornare indietro danneggerebbe sia la visione dei mercati sia la crescita”.

I problemi, però, non riguardano solo l'Italia. E' l'economia mondiale ad essere in bilico. “Il rischio di una nuova rilevante contrazione non può essere escluso”, scrive il capo economista dell'Ocse, Pier Carlo Padoan, nell'introduzione all'Economic outlook, citando “un significativo calo della fiducia” e “un contesto di deleveraging, consolidamento di bilancio simultaneo in molti Paesi”. Inoltre, “la disoccupazione alta, e in alcuni Paesi ancora in aumento, deprime ulteriormente la fiducia e la spesa” per i consumi.

Nell'attuale contesto di debolezza dell'economia mondiale, quindi, “un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro nell'area Ocse è probabile”. Nel dettaglio, prevede l'Ocse, la disoccupazione “continuerà ad aumentare” nell'eurozona (11,1% nel 2012, 11,9% nel 2013 e 12% nel 2014) mentre “diminuirà” negli Usa (8,1% nel 2012, 7,8% nel 2013 e 7,5% nel 2014). L'organizzazione parigina stima un tasso di disoccupazione nell'area all'8% nel 2012, 8,2% nel 2013 e di nuovo 8% nel 2014.