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Oltre duemila persone sono scese in piazza oggi 1° luglio per lo sciopero generale a Livorno, la mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil per chiedere dignità, reddito e lavoro. Il coloratissimo corteo è partito da piazza Magenta. Ad aprire la manifestazione lo striscione cui è stato affidato il messaggio dell'iniziativa: "Livorno si ferma per rialzarsi". Dopo Piombino, a distanza di 4 anni, è la città di Livorno che si mobilita: un fiume di persone in festa ha attraversato tutto il centro storico della città per chiedere l’unità di tutto il territorio al fine di risollevare l'occupazione dopo la forte crisi che si è abbattuta sulla provincia.
Dal palco allestito in piazza del Comune sono intervenuti i tre segretari nazionali dei sindacati confederali: Franco Martini della Cgil, Gigi Petteni della Cisl e Guglielmo Loy della Uil. "Dico alle lavoratrici e ai lavoratori che il sacrificio di questo sciopero non è e non sarà inutile - ha detto dal palco Guglielmo Loy, segretario nazionale Uil -. La politica, nonostante gli annunci di chi troppo in fretta ci vorrebbe fuori dalla crisi, si sta accorgendo del disagio che esprimiamo, oggi a Livorno ma ogni giorno in tutto il Paese". "Livorno, la Toscana, tutto il Paese hanno bisogno di un rilancio - ha sottolineato Petteni - che deve partire proprio dagli elementi contenuti nella piattaforma di questo sciopero: sostegno al reddito, lavoro, dignità, investimenti nelle infrastrutture e nelle attività produttive".
Franco Martini, responsabile della contrattazione della segreteria nazionale Cgil, ha concluso la manifestazione con l'impegno che i sindacati confederali porteranno a Roma le ragioni di Livorno. "Oggi da Livorno partono tre telegrammi - ha tuonato dal palco - uno per il Governo che deve tornare a dialogare con il mondo del lavoro, uno per le istituzioni locali che non devono avere paura di questa piazza, oggi siamo qui anche per loro, per la crescita dei territori che rappresentano, e uno per gli imprenditori con la rivendicazione di rinnovare al più presto i contratti nazionali per un incremento dei salari"
I segretari confederali della provincia di Livorno, a fronte dell'adesione allo sciopero che ha toccato picchi oltre l'80%, hanno inviato una richiesta urgente d'incontro ai sindaci dell'area di crisi per arrivare con una proposta unica alla riunione della cabina di regia regionale dell'accordo di Programma di Livorno, prevista per il 14 luglio.
La piattaforma dello sciopero (Pdf)
Oltre ai segretari confederali, sul palco sono intervenuti anche un pensionato, un disoccupato e una lavoratrice delle pulizie, Rossella Allegri, delegata Filcams Cgil. "Sono una lavoratrice delle pulizie, sono una tra quei milioni di lavoratori e lavoratrici che sono stati definiti invisibili: spesso lavoriamo nelle prime ore della mattina o nel tardo pomeriggio quando gli uffici sono chiusi e, fino a poco tempo fa, non avevamo alcun diritto - ha detto Rossella -. Siamo i lavoratori degli appalti, quelli che hanno vissuto, ancor prima del Jobs Act, la precarietà del posto di lavoro. Nessuna regola, prima finito il contratto di appalto finiva il rapporto di lavoro, ma con l'aiuto del sindacato abbiamo iniziato a organizzarci, siamo riusciti ad avere un contratto che ci tuteli nel cambio di appalto, in modo che chi subentra sia obbligato ad assumerci".
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