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Oltre 400 lavoratori socialmente utili della provincia di Lecce hanno manifestato stamattina (4 gennaio) sotto la sede della Prefettura del capoluogo salentino contro la mancata proroga del finanziamento delle loro attività, e "per sensibilizzare il governo nazionale a trovare adeguata e celere soluzione al problema".
Dopo la manifestazione Cgil Cisl e Uil sono state ricevute dall’autorità prefettizia, insieme a una delegazione di Lsu. E hanno firmato un verbale. Come sottolineato nel documento, “la manifestazione è stata indetta per richiamare l’attenzione sulle problematiche occupazionali, urgenti e di prospettiva, in considerazione dell’assenza dei fondi necessari per la continuità del progetto Lsu (con relativa sospensione dei lavoratori delle amministrazioni locali, in assenza della convenzione firmata annualmente dal Ministero del lavoro e dalla Regione Puglia). Tale situazione determina il permanere di uno stato di disagio e precarietà da parte dei lavoratori che potrebbe sfociare in problematiche di ordine e sicurezza pubblica”.
Il verbale sottoscritto dai sindacati
I segretari provinciali dei sindacati, Valentina Fragassi, Antonio Nicolì e Salvatore Giannetto, ribadiscono anche nel verbale che “la questione riguarda oltre 400 lavoratori nella provincia di Lecce, privati, dal 1° gennaio, del sussidio connesso alle prestazioni lavorative svolte, indispensabile per la sopravvivenza degli stessi e delle rispettive famiglie”.
Inoltre affermano che è “necessario un coordinamento tra le istituzioni per giungere ad azioni condivise finalizzate alla stabilizzazione dei lavoratori, anche nel rispetto degli impegni assunti nella riunione del 30 giugno 2015 con l’assessore al Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, nel corso della quale la Regione proponeva un piano triennale da condividere con il governo per la stabilizzazione degli Lsu della provincia”.