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Un gioco "plurisensoriale" per bambini dell'asilo, un preciso e vidimato progetto educativo, la deriva patologica di chi vede il "ideologia gender" ovunque, pacchi di hate speech sui social contro le maestre, la reazione della città contro l'oscurantismo di pochi. Ecco gli ingredienti di una storia che sta investendo Siena e in particolare le bambine e i bambini dell'Asilo Monumento, i loro genitori e le maestre del complesso.
Ricostruiamo passo per passo la vicenda. A giugno dello scorso anno le bambine e i bambini dello storico asilo senese sono stati coinvolti in un gioco - che gli esperti della pedagogia chiamano plurisensoriale - con il corpo. In che cosa consisteva? In costume, immersi nella schiuma, i bambini semplicemente giocavano. Un'attività che faceva parte del progetto educativo approvato dal Coordinamento pedagogico, così come dal Comitato di gestione e dall'assemblea dei genitori dell'istituto. Eppure questa innocente, ma soprattutto educativa, attività ha scatenato gli istinti più beceri delle forze di destra e che va di diritto tra le campagne contro la presunta teoria gender.
Ed ecco che nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 febbraio, davanti all'ingresso dell'asilo Monumento, è apparso uno striscione con questa scritta: "La chiamate educazione ma è solo perversione". Dal font scelto si riconosce la matrice, ma è soprattutto la firma che ne individua i responsabili: Forza Nuova. Ma come siamo arrivati a questa deriva che sta interessando il comune toscano, tirando in ballo pericolosamente bambini, genitori e maestre d'asilo?
Dopo un'interrogazione in Consiglio comunale promossa da una parte della minoranza, nata pare per presunti post attaccati nelle bacheche dell’asilo con riferimento a bambini "nudi" e indotti a toccarsi il corpo per un gioco didattico, la vicenda ha avuto infatti strascichi sui social media. Hate speech, ovvero odio sbrodolato sui social, e censori da tastiera hanno scagliato offese dirette alle maestre, attraverso insinuazioni meschine e bigotte, con preoccupanti riferimenti sessuali. Un clima pesante, soprattutto per chi quell'asilo lo vive tutti i giorni, dai bambini alle maestre, sfociato lo scorso fine settimana nell'inquietante striscione forzanuovista appeso all'ingresso del Monumento.
Ma la città ha reagito. Bruno Valentini, sindaco di Siena, sabato mattina, a poche ore dall'operazione di Forza Nuova, ha postato sul suo profilo Facebook questo messaggio: “Mi hanno informato che alcuni vigliacchi hanno affisso nottetempo ai cancelli dell'Asilo Monumento uno striscione (già rimosso) con scritto 'La chiamate educazione è solo perversione'. Sarò conciso. A chi lo ha pensato ed appeso dico: mi fate schifo, siete malati. A chi è all'origine di questa campagna di mistificazione dico: fermatevi finché siete in tempo perché nemmeno uno schizzo di fango deve arrivare addosso alle maestre ed ai genitori impegnati nei percorsi educativi dei nostri bambini. Prendetevela con me ma lasciate stare la scuola, pilastro della nostra comunità”.
Così come il sindacato ha reagito immediatamente. Oggi, infatti, con Anpi, Arci e il Comune di Siena, Cgil Cisl e Uil hanno organizzato per oggi un presidio davanti alla scuola dell'infanzia, proprio avanti ai cancelli dell'Asilo Monumento dove venerdì notte è stato apposto lo striscione. "Con i bambini e i lavoratori! Per la scuola pubblica, contro ogni oscurantismo!”. Queste le parole scelte per promuovere questo sit-in che, per gli organizzatori, vuole essere un atto concreto “contro ogni forma di fascismo, per la difesa della città e dei suoi cittadini”.
A tirare le fila di questa triste vicenda è Maria Luisa Ghidoli, coordinatrice nazionale Servizi educativi della Fp Cgil. “Vale la pena ripeterlo: quella dei bambini con la schiuma era un'attività che rientrava nel progetto didattico educativo, approvato dal coordinamento pedagogico, dal comitato di gestione e dall'assemblea dei genitori. Non era un'attività estemporanea ma programmata”. Eppure una 'manina' ha scatenato questa ridda di polemiche. “I genitori - aggiunge Ghidoli - hanno fatto quadrato intorno alle maestre, difendendole dagli insulti che riempivano le bacheche dei social e le strade della città. Ed è contro questo progressivo impoverimento culturale, questa strumentalizzazione politica, che dobbiamo schierarci perché è concreto il rischio che questa vicenda produca effetti nel comportamento delle maestre, generando ansia e paura nelle scuole”.
Proprio per impedire che questo accada oggi al presidio si metterà in luce il valore del lavoro, anche e soprattutto attraverso uno striscione di segno totalmente opposto a quello targato Forza Nuova. Sui cancelli dell'Asilo Monumento si leggerà: “Il fango non mi sporca”. A difesa delle bambine e dei bambini, del prezioso lavoro delle maestre d'asilo, tutte.