Inizierà lunedì 19 gennaio in Commissione Lavoro alla Camera la discussione sui primi due decreti attuativi del Jobs Act, uno sul nuovo contratto a tutele crescenti che riforma l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e l'altro sugli ammortizzatori sociali. Lo ha comunicato il presidente della stessa commissione, Cesare Damiano, spiegando che durante la settimana parlamentare del 19-24 gennaio si svolgeranno le audizioni dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali. Le commissioni competenti, dunque anche quella del Senato, devono infatti esprimere il loro parere, non vincolante, dopodiché il Consiglio dei ministri potrà dare il via libera finale al decreto.

“Ribadiamo la positività della scelta del governo di escludere il cosiddetto opting-out, vale a dire la possibilità di decidere da parte dell'azienda il risarcimento del lavoratore a fronte della reintegra stabilita dal giudice e il criterio dello scarso rendimento per i licenziamenti”, afferma l'ex ministro. “Andrà confermata - prosegue - l'esigenza di attuare alcune correzioni, a partire dalla cancellazione della estensione della nuova tutela dell'articolo 18 anche ai licenziamenti collettivi. Ravvisiamo su questo punto persino un eccesso di delega, in quanto il governo ha sempre parlato di articolo 18 e quindi soltanto di licenziamento individuale. Faremo un attento monitoraggio dei due decreti al fine di un loro miglioramento”.

“Per quanto riguarda la nuova Aspi - continua Damiano - andrà chiarito se l'inclusione dei lavoratori precari da tutelare in caso di disoccupazione, è una misura temporanea o strutturale e se le risorse destinate a questo strumento sono sufficienti”. In riferimento al tema del lavoro nel pubblico impiego, “è evidente che il Jobs Act non riguarda questo settore e che occorrerà intervenire, come ha previsto il governo, con la legge delega del ministro Madia”.

La commissione Lavoro del Senato terrà le audizioni sugli schemi dei primi due decreti attuativi del Jobs act, sul contratto a tutele crescenti e sugli ammortizzatori sociali, martedì 20. Nella stessa giornata “ascolteremo le parti sociali, le Regioni, le associazioni e gli enti competenti", ha detto ieri il presidente della Commissione e relatore del decreto legislativo sul contratto a tutele crescenti, Maurizio Sacconi (Ap) confermando la volontà di fare presto per arrivare all'espressione del parere (per il quale sono a disposizione 30 giorni ed il termine è fissato al 12 febbraio).

“Potremmo tentare già nella prossima settimana", ha infatti aggiunto. “Penso - ha ribadito - ai molti lavoratori che attendono un'assunzione rinviata all'entrata in vigore per l'azzeramento contributivo triennale” previsto nella legge di Stabilità. D'accordo sulla necessità di procedere in fretta anche la relatrice del decreto legislativo sugli ammortizzatori sociali, Annamaria Parente (Pd).