“Cassina de Pecchi non è una colonia. La vergogna Nokia Siemens Networks”: è questo il titolo del volantino che gli operai della Jabil di Cassina hanno distribuito in questi giorni. "Hanno ragione – dichiara la Fiom di Milano –. Sì, perché proprio quando, dopo due anni di lotta determinata a salvaguardia dei macchinari e per riavviare la produzione, c’è davvero la possibilità di tornare al lavoro, ad impedire la ripresa è proprio Nokia Siemens Networks, proprietaria dell’area e dei capannoni".

"In questi mesi di trattativa - afferma la Fiom - per raggiungere un accordo sull’affitto dell’area al nuovo imprenditore,  la multinazionale non ha fatto altro che giocare ad alzare il prezzo, rischiando di compromettere la positiva soluzione di una vertenza che dura ormai da due anni, ed oggi approfitta della bocciatura del Pgt comunale per tirarla ulteriormente alla lunga". "Dicano ora qualcosa quelle istituzioni - prosegue il sindacato -, a partire da Regione Lombardia e dal Ministero del Lavoro che avevano siglato un accordo per riportare il lavoro nel sito di Cassina. Noi facciamo nostre le parole delle operaie e degli operai della Jabil: 'Nokia ha cambiato idea o a sempre bluffato. Gli operai della Jabil in presidio permanente fanno sul serio', continuano la mobilitazione e decideranno, giorno dopo giorno, le iniziative, concludono i metalmeccanici della Cgil".