"E' inaccettabile la decisione della multinazionale americana Invatec Medtronic di chiudere i siti produttivi di Roncadelle e Torbole, spostando all'estero produzione, ricerca e sviluppo". A dirlo è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso: "Sono così vanificati i sacrifici dei lavoratori che non più di un anno fa hanno sottoscritto un accordo che aumentava il part time per salvare posti lavoro". Il leader sindacale sottolinea che "non è accettabile che l'azienda, dopo aver acquisito brevetti di una produzione altamente specializzata, usato impunemente licenziamenti, ammortizzatori sociali e soldi pubblici, sposti in modo ingiustificato produzioni e ricerca, lasciando 314 persone senza lavoro e senza prospettive". Susanna Camusso ribadisce "tutto il nostro appoggio alle lavoratrici e ai lavoratori, al 90 per cento donne, che con coraggio e determinazione sono da 22 giorni in presidio e sciopero permanente per il lavoro e la loro dignità. Servono risposte urgenti da parte delle istituzioni, del ministero e anche delle associazioni industriali locali che non possono essere dei semplici spettatori".