Anche la Cgil di Bergamo aderisce e partecipa alla manifestazione del 20 maggio a Milano “Insieme senza muri”, indetta da numerose associazioni impegnate nella tutela e nella difesa dei diritti dei cittadini migranti e dei rifugiati. La Cgil provinciale mette a disposizione per i propri iscritti un busla partenza è prevista alle 13.00 dal piazzale della Malpensata (prenotazione obbligatoria entro giovedì 18 al numero 035.3594.119). Un secondo autobus con un gruppo di richiedenti asilo partirà dal piazzale dell’ex Gleno. L’iniziativa a Milano prenderà il via alle ore 14.00 da Porta Venezia. L'arrivo è previsto in piazza del Cannone dopo circa un'ora di percorso.

“Condividiamo la necessità di una riforma del testo unico sull’immigrazione e – con essa – di istituti normativi obsoleti come l’attuale legge sulla cittadinanza, la cui revisione è ormai urgente ed improrogabile” dice una nota congiunta di Cgil, Cisl, Uil della Lombardia. “Altrettanto stringenti sono i temi inerenti l’accoglienza e l’inclusione, che vanno garantite in maniera dignitosa e diffusa. Vogliamo inoltre ribadire la nostra contrarietà alle leggi Minniti-Orlando in materia immigrazione e sicurezza, approvate recentemente dal Parlamento. Come già abbiamo denunciato in più occasioni, riteniamo che questi provvedimenti rappresentino un passo indietro sul piano dei diritti  civili, in quanto ledono il diritto alla difesa individuale e ‘schermano’ dietro i temi del ‘decoro urbano’  e della sicurezza la criminalizzazione della povertà e della marginalizzazione sociale che oggi colpiscono milioni di persone nel nostro Paese. Questo per noi è inaccettabile. Chiediamo che vengano abrogati questi provvedimenti lesivi dei diritti, riaffermando i grandi valori della nostra Carta costituzionale basata su diritti di cittadinanza universali, contro ogni forma di discriminazione diretta o indiretta, e per una maggiore coesione sociale. Da anni Cgil, Cisl e Uil si adoperano con numerose iniziative per la difesa della dignità umana dei migranti e dei rifugiati. Crediamo che questi temi debbano essere messi al centro dell’agenda politica”.