"Non auspico un provvedimento draconiano perché sono per natura un garantista, ma dagli elementi raccolti oggi da tutti i soggetti che hanno partecipato all'audizione abbiamo rilevato che l'incidente nello stabilimento chimico-farmaceutico DSM di Capua, nel quale sono morti tre operai, è stato causato da superficilità inammissibili". Lo ha detto il presidente della Commissione di inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro, Oreste Tofani, al termine di una serie di audizioni a Capua tenute dall'organismo parlamentare.
"Di fronte a fatti di questo tipo, in presenza di norme specifiche che regolamentano le procedure in questa fattispecie, mi auguro che ci siano sentenze esemplari da parte della magistratura", ha detto Tofani.
"A Capua - ha aggiunto Tofani, spiegando alla stampa una delle ipotesi sulla dinamica del mortale infortunio emersa dalle indagini - è accaduto che un muratore entra dentro un silos e muore insieme con altri due compagni di lavoro, perché nessuno dei tre, che avrebbero dovuto rimuovere una impalcatura, sa che in quel silos è stato immesso un gas o più gas e che se non si procede alla bonifica si muore per asfissia. Chi è responsabile di questo ne deve rispondere. Siamo in una società civile, una società di diritto dove garantismo significa la certezza che ci sia un iter trasparente di fronte alla situazione processuale. Ma trasparente non significa indulgente, signfiica che bisogna dare una risposta, anche sotto forma di sentenza esemplare".
Incidenti lavoro: Tofani, a Capua superficilità inammissibili
22 settembre 2010 • 00:00