Martedì scorso (16 giugno) a Romano d’Ezzelino (Vicenza), G.F., operaio di 54 anni abitante a Piombino Dese (Padova) e dipendente della Sirti in forza al cantiere di Mareno di Piave (Treviso), è stato vittima di un grave infortunio sul lavoro. Ricoverato presso l’ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza), ha riportato contusioni varie, fratture alla spalla e a diverse costole, oltre a un grave trauma al polmone. Fortunatamente, non risulta in pericolo di vita. È quanto si apprende da una nota di Fim, Fiom e Uilm.
“Mentre il lavoratore stava intervenendo sulla linea telefonica della Telecom – dicono i sindacati – il palo su cui poggiava la scala su cui era salito si è spezzato. Il lavoratore è quindi precipitato in strada travolto dal palo stesso. Questo infortunio è emblematico delle condizioni in cui versa la rete telefonica che, oltre ad essere obsoleta e inadeguata, mette anche a grave rischio la vita dei lavoratori che intervengono nella manutenzione e per la riparazione dei guasti ormai sempre più frequenti. Nel caso specifico, c’era un palo vecchio e marcio. C’è però anche il sospetto che, per risparmiare sui costi, i pali non vengano più trattati adeguatamente e sostituiti periodicamente, fattori questi che limitano la loro robustezza e la sicurezza di chi con essi ha a che fare”.
Proseguono le tre sigle: “La responsabilità di questo, come di altri infortuni, avvenuti nelle imprese d’appalto che lavorano per conto di Telecom è da ricercarsi nei vertici della società che, tagliando sui costi e sugli investimenti di manutenzione, rende sempre più pericoloso intervenire sulla rete telefonica. Da gennaio 2009, nelle imprese del settore delle installazioni telefoniche vi sono stati diversi infortuni molto gravi. In particolare, a causa di alcuni di questi infortuni, sono già tragicamente deceduti tre operai”.
“È evidente – conclude la nota – che c’è un crescente grave problema generale di sicurezza nel settore, frutto anche delle scelte di disinvestimento di Telecom sull’intera rete telefonica fissa del nostro paese. Fatto aggravato dal mancato orientamento dell’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni, ente di emanazione governativa, nel vincolare allo sviluppo, alla sicurezza e alla manutenzione della rete la recente autorizzazione all’aumento del canone telefonico concesso alla Telecom. Come lavoratori e come sindacato dobbiamo prepararci a dare delle risposte a questa situazione, e ciò sia nell’interesse dei lavoratori, che in quello generale degli utenti e dei cittadini”.
Incidenti lavoro: grave operaio Sirti. Sindacati, colpa dei tagli
19 giugno 2009 • 00:00