“Inps: ormai è emergenza sui calendari delle visite. Ciò è dipeso della scadenza sulla convenzione con i medici esterni, che ha comportato un notevole allungamento dei tempi di svolgimento, relativi alle pratiche di disabilità, quali invalidità civili, indennità di accompagnamento, indennità di frequenza. Sono divenuti insostenibili ormai, i ritardi nella calendarizzazione delle visite, poiché l’Inps di Potenza può garantire questo servizio in tempi certi solo per chi è affetto da patologie oncologiche, con l’esclusione di tutte le altre, che, sebbene gravi, non sono considerate urgenti. Basti pensare che per le domande presentate in aprile, ancora non si può prevedere una data di visita prima della fine di settembre, anche per patologie gravi ma non oncologiche". È quanto denuncia il direttore dell'Inca Cgil di Potenza, Mariangela Santoro.

“Sempre più frequentemente, vengono negati diritti a chi versa in precarie condizioni di salute. Il mondo della disabilità assiste sempre più a un film già visto, continuando ad essere duramente colpito dalla spending review. Il Governo non può anteporre aspetti economici, a scapito della vita degli individui. Le prestazioni assistenziali in favore dei disabili, sempre più spesso vengono negate, e per vedersi riconosciuto un diritto strettamente connesso alle proprie condizioni di salute, già gravemente compromesse, i soggetti più deboli devono irrimediabilmente rivolgersi alla giustizia civile”, prosegue l'Inca. 

Sono in forte aumento, infatti, i ricorsi giudiziari, spesso accolti, contro i provvedimenti dell’Inps, che negano assegni e/o pensioni di invalidità, poiché le commissioni, ispirate ai principi della spending review, troppo facilmente negano prestazioni, che pur spetterebbero di diritto a questi cittadini. “Concludendo, il considerare una patologia grave ma non urgente è più che opinabile. La spending review non può abbattersi un’altra volta su quello che attualmente costituisce l’unico sostegno certo alle persone con grave disabilità e alle famiglie che rappresentano per loro l’unico supporto, in assenza o carenza di servizi pubblici”, rileva ancora Santoro.