La segreteria della Cgil e l'associazione Bruno Trentin "ricordano a cinque anni dalla sua scomparsa la figura, l'esempio, la dirittura morale e civile, di Bruno Trentin". E' quanto si legge in una nota, diffusa oggi (22 agosto) da Corso Italia nell'anniversario della scomparsa avvenuta il 23 agosto 2007.

Il tempo ha dato ragione e forza a tante delle sue idee e battaglie - riflette il sindacato - condotte fin da giovane nelle fila della resistenza e poi proseguite all'interno della Cgil, dall'ufficio studi alla direzione della Fiom, e infine alla guida della Cgil tra il 1988 e il 1994.

"A Trentin si devono molte delle conquiste dei lavoratori italiani. Ha lottato per allargare gli spazi di libertà e di potere nei luoghi di lavoro, ha difeso autonomia e unità del movimento sindacale italiano, si è battuto perché dal Sudafrica all'America Latina si affermassero sviluppo e diritti".

"A Trentin si devono, insieme alle altre confederazioni, gli accordi di concertazione dei primi anni '90, i quali contribuirono a salvare il paese da una crisi difficilissima che in molti aspetti ricorda la situazione di oggi. Infine - ricorda la Cgil - da parlamentare europeo ha profuso tutto il suo impegno per rafforzare in senso federalista la costruzione europea, a fianco del suo grande amico e compagno Jacques Delors, nel nome di un ideale che per Trentin non ha mai rappresentato un'utopia, ma una scelta politica da realizzare senza tentennamenti e senza alternative".