PALERMO - Ricordato in Sicilia Peppino Impastato ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978 e dilaniato da una esplosione sui binari della ferrovia Trapani-Palermo. Oggi (9 maggio) la marcia in ricordo del militante di sinistra, animatore di una intensa attività culturale e antimafia attraverso i microfoni di Radio Aut e una costante denuncia della cattiva politica e della sua compromissione con il crimine organizzato. 

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Nel giorno del 38esimo anniversario del suo omicidio corteo da Terrasini a Cinisi, da Radio Aut a Casa Memoria. “C'è un movimento di cittadini che combatte la mafia unito da questi forti ideali, che non si ferma – dice il segretario Cgil Palermo Enzo Campo – tutti oggi in marcia per riaffermare i valori di coraggio e libertà, di impegno professionale, etico e politico rappresentati dalla figura di Impastato”.

Aggiunge Dino Paternostro, responsabile Legalità per la Cgil Palermo: “Insieme a lui ricordiamo quella straordinaria donna che è stata sua madre, Felicia Bartolotta. Con grande coraggio e amore si è battuta per chiedere verità e giustizia per il figlio, accusando in maniera implacabile il boss mafioso Tano Badalamenti. Felicia ci ricorda altre donne coraggio come Francesca Serio, la madre di Salvatore Carnevale, Rosa Mannino, la madre di Placido Rizzotto, Fracesca Cangelosi, la moglie di Calogero Cangelosi”.

“Cento passi, ognuno dei quali compiuto a testa alta. Grazie a chi, a partire da quei passi coraggiosi, ha continuato a camminare giorno dopo giorno ispirandosi al coraggio e all'impegno di Peppino Impastato". Con queste parole il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricordato in un post sulla sua pagina Facebook il giornalista assassinato il 9 maggio 1978 dalla mafia. In un' ora il post di Grasso ha ottenuto 1.300 like. L'hashtag #PeppinoImpastato è entrato nelle tendenze di twitter.