Oltre 800 mila i posti di lavoro creati in Italia da 430 mila imprese: numeri di tutto rispetto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Sono quelli generati dalle ditte con titolare straniero in Italia, secondo quanto riportato dall'Adnkronos. I risultati provengono da un'elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese relativi al secondo trimestre 2012.

I posti di lavoro creati da ditte gestite da stranieri, risultano pari al 3,7% del totale degli occupati nel settore privato italiano, e se consideriamo le sole micro-imprese (ditte individuali) straniere, il numero di occupati si attesta ad oltre 490 mila, pari al 10,5% dell'occupazione creata da tutte le ditte individuali in Italia, indipendentemente dalla loro nazionalità.

Tra le province, Milano è prima per numero di addetti creati da imprese straniere con oltre 91 mila posti di lavoro (l'11,1% del dato complessivo italiano), seguita da Roma (quasi 70 mila), Torino (33 mila), Firenze (oltre 25 mila), Brescia (24 mila) e Prato (quasi 20 mila).

E proprio Prato è la prima provincia in Italia se invece consideriamo l'incidenza degli addetti occupati da imprese straniere sul totale: ogni 100 posti lavoro, 20 sono creati a da imprese con titolare straniero. Seguono Teramo (incidenza: 7,7%), Imperia (6,7%), Firenze (6,7%), Lodi (6,5%) e Gorizia (6,4%). La provincia con invece l'incidenza più bassa è invece Benevento con lo 0,2% del totale.

In media, poi, un'impresa straniera in Italia risulta più piccola di un'impresa con titolare italiano (1,9 rispetto a 4,5 addetti), mentre è Roma la provincia italiana con più imprese con titolare straniero (oltre 39 mila imprese), seguita da Milano (33 mila) e Torino (quasi 21 mila).

Sono numeri in controtendenza con quelli diffusi da Bankitalia. La crisi, infatti, ha colpito anche il mondo degli immigrati. E' quanto si deduce dai dati di Palazzo Koch, che indicano per i primi 9 mesi del 2012 un calo dell'8% a 6,8 miliardi di euro degli invii di denaro all'estero, con una ragionevole prospettiva di conferma per l'intero anno. E' stato illustrato nel corso di un incontro con la stampa organizzato da Western Union, uno dei principali operatori al mondo per il trasferimento di denaro.

Soltanto l'anno prima le rimesse degli immigrati in Italia verso i paesi di origine avevano raggiunto al cifra record di 7,4 miliardi di euro. Crisi è dunque la parola chiave per spiegare la contrazione dato che, secondo l'Ocse, la diminuzione dell'occupazione tra gli immigrati nella penisola nel biennio 2010-2011 è stata di circa il 3,3%, pari a quasi tre volte il dato dei nati in Italia (-1,2%).