L'Ilva di Taranto potrebbe chiudere il 14 dicembre per mancanza di materie prime e questo comporterebbe gravissimi rischi per la sicurezza. Lo sostiene il presidente Bruno Ferrante, lanciando l'allarme in una lettera inviata alla magistratura e raccolta dall'Ansa.

L'applicazione delle disposizioni dei custodi giudiziari, in ordine allo scarico delle materie prime al porto di Taranto, per Ferrante genera il pericolo che si fermino "tutti gli impianti dell'area a caldo dello stabilimento" con gravissimi rischi per la sicurezza.

Lo stop forzato dovuto alla mancanza di materia prime - i custodi impongono infatti uno stoccaggio massimo di 15 giorni - comporterebbe una fermata non in sicurezza con conseguente "esposizione a gravissimi rischi di incidente rilevante e danni irreparabili agli impianti".