Corteo a Taranto, manifestazioni a Racconigi, Novi Ligure e Marghera. Giornata di mobilitazione nazionale per i lavoratori dell’Ilva e del suo indotto, in concomitanza con il termine ultimo per le manifestazioni di interesse per il gruppo siderurgico, la cui cessione è prevista per la fine di giugno. “La mobilitazione – spiega il segretario nazionale Fiom Rosario Rappa – è stata indetta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil per il mantenimento dell'integrità del gruppo e degli attuali livelli occupazionali. E per chiedere al governo di assumere decisioni conseguenti all'aver riconosciuto la siderurgia, di cui l'Ilva è parte fondamentale, come strategica per l'economia del nostro paese”.

A Taranto il corteo dei dipendenti Ilva e delle ditte appaltatrici parte alle 9.30 dalla città vecchia (Ponte di pietra) per concludersi davanti alla Prefettura, dove i lavoratori resteranno in presidio. Lo sciopero è di quattro ore: dalle 9 alle 13 per il primo turno di lavoro, dalle 19 alle 23 per il secondo. È stato indetto da Fim, Fiom, Uilm e Usb, ma vede anche l'adesione della Confindustria provinciale, che ha annunciato la presenza di una propria delegazione nel corteo. Annunciata anche la presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che martedì 9 febbraio ha incontrato a Bari i lavoratori per fare il punto della situazione. Oltre ai lavoratori di Taranto, sciopero anche nei siti Ilva di Novi Ligure, Racconigi e Marghera, mentre nessuna protesta è prevista a Genova Cornigliano (dove si è scioperato nei giorni scorsi).

Alle 18 di oggi (mercoledì 10 febbraio) scadono i 30 giorni previsti dalla procedura di cessione per presentare le manifestazioni d’interesse all'acquisizione (anche con contratto d’affitto) dell'Ilva. Sinora hanno reso noto la propria partecipazione il gruppo siderurgico Marcegaglia e la Cassa Depositi e Prestiti (che si è detta disponibile a entrare con una quota di minoranza in una cordata italiana). Altri nomi sono circolati in questi giorni (come il gruppo siderurgico italiano Arvedi o i coreani della Posco) ma ancora non c’è nulla di concreto. La fase successiva è l'accesso alla data room e ai conti per la due diligence, cui seguiranno le offerte vincolanti. Entro giugno prossimo andrà individuato il nuovo soggetto gestore dell'Ilva.