Andrea Carraro
DA ROMA A ROMA
Viaggio nelle periferie della capitale


Andrea Carraro spazia dal centro alle periferie di Roma alla ricerca dei nuovi portati di senso antropologico e delle trasformazioni urbanistiche della città. La narrazione si apre e si chiude con il ricordo di Pier Paolo Pasolini che, come scrive l'autore, della periferia romana «fu il primo cantore». Carraro ci parla dei luoghi della periferia con un racconto di prima mano, onesto e rigoroso; li attraversa con l’occhio curioso del viaggiatore, con quello impietoso del sociologo e quello visionario dello scrittore; li sviscera, rimettendo in circolo motori dell’immaginario come film, libri, fatti di cronaca; per ricomporre, infine, nel magma complesso di un mosaico, le trasformazioni avvenute in quella terra che sta ai margini di Roma, dove pulsa il cuore impazzito della contemporaneità.



Angelo Ferracuti
IL MONDO IN UNA REGIONE
Storie di migranti nelle Marche


Nel 2010 la popolazione extracomunitaria nelle Marche raggiungerà la soglia del 10%. Dopo una serie di appostamenti e ricognizioni e due lunghi anni di lavoro "sul campo", uno scrittore e un fotografo, Angelo Ferracuti e Daniele Maurizi, hanno cercato di raccontare questa popolazione a volte invisibile, che convive, interagisce, cerca un'integrazione e una cittadinanza non senza difficoltà e contraddizoni. Il libro gioca sullo slogan ("L'Italia in una regione") coniato da Piovene nel suo "Viaggio in Italia" per dare una rappresentazione delle Marche e mostrare la normale umanità di persone che cercano un futuro nel nostro paese.


Italo Moscati
HITCHCOCK
Il laboratorio dei brividi


Un racconto-biografia, con rivelazioni sorprendenti, poco note, sugli anni di formazione del grande regista, e un'analisi approfondita dei suoi lavori, anche quelli giovanili, nel grande scenario storico di una carriera cominciata ai tempi del muto. I suoi temi - il crimine, la paura, la colpa, le "bionde virginali", gli scontri e la collaborazione con famosi produttori di Hollywood - rivivivono nel racconto di Italo Moscati. L'autore ci parla anche dell'avventura di pellicole straordinarie e vitali - da "Rebecca" a "Io ti salverò", da "Notorius" a "Gli Uccelli" - e dei retroscena che rivelano gli aspetti di quella che fu una personalità sensibile, venata di un'ironia impertinente e sottile.


Stefano Anastasia, Franco Corleone (a cura di)
CONTRO L’ERGASTOLO
Il carcere a vita, la rieducazione e la dignità della persona

La grande promessa della Costituzione repubblicana, dopo vent’anni di regime fascista e di abusi contro la libertà delle persone, era inscritta – per i carcerati – nella finalità rieducativa della pena e nella speranza dell’abolizione dell’ergastolo. Sessant’anni dopo, nonostante innumerevoli tentativi, l’ergastolo è ancora lì, e si moltiplica tra le pene da scontare nelle carceri italiane. A partire dalle lezioni tenute da Aldo Moro nei suoi ultimi anni di vita, contro l’ergastolo e la pena di morte, gli autori si confrontano con la pena senza tempo, la sua sopravvivenza e la sua vitalità, per capire se e come se ne potrà fare a meno. Testi di: Maria Luisa Boccia, Guido Calvi, Francesco Saverio Fortuna, Patrizio Gonnella, Alessandro Margara, Giuseppe Mosconi, Salvatore Senese.


Alfiero Grandi
PER TORNARE A VINCERE
Con questo libro Alfiero Grandi sviluppa l’impegno avviato con il precedente, "Ripartire da Prodi", con il quale si era posto l’obiettivo di avviare una ricerca-verità sulla sconfitta del centro sinistra nel 2008 cercandone le ragioni nei limiti e negli errori dell’esperienza del secondo governo Prodi. Questo volume si propone di contribuire ad una fase già diversa, che vede in difficoltà la destra che ha vinto nel 2008, mentre una pesante crisi finanziaria ed economica ha appena iniziato a far pagare prezzi sociali pesantissimi. In questa situazione un nuovo centro sinistra potrebbe essere chiamato prima del previsto alla costruzione di un’alternativa politica per offrire una speranza a chi rischia di essere travolto.


Giuseppe Sircana
IL MIO VIAGGIO FORTUNOSO
Claudio Cianca si racconta

In questo libro-intervista Claudio Cianca, dirigente della Cgil e parlamentare comunista, rievoca momenti cruciali della storia italiana del Novecento di cui è stato testimone, partecipe, protagonista. Tutto comincia il 25 giugno del 1933, quando Cianca fa esplodere un ordigno inoffensivo nel pronao della Basilica di San Pietro. Ha soltanto vent’anni e con il suo gesto vuole richiamare l’attenzione del mondo sull’Italia oppressa dal fascismo. Condannato a 17 anni di carcere, torna libero il 9 settembre 1943 e partecipa alla Resistenza romana. Nel dopoguerra è dirigente della CGIL, parlamentare del PCI, consigliere comunale in Campidoglio, protagonista di memorabili battaglie contro la speculazione fondiaria ed edilizia, leader carismatico degli edili, che lo accolgono con grande calore quando va nei cantieri a tenere i «comizi volanti».