"Ci lasciano davvero perplessi le dichiarazioni dell'assessore Refrigeri in occasione della presentazione del protocollo sull'housing sociale. Tutti i programmi di social housing fino a oggi curati dalla Regione Lazio non sono andati a buon fine e, per quanto riguarda quelli annunciati, l'unico dato certo è che tutti i progetti per la costruzione di immobili destinati alla locazione sono stati tramutati in costruzioni finalizzate alla vendita, in accordo con i costruttori. Non è dato di sapere a chi questi immobili saranno destinati e, in merito ai proclami su canoni di affitto a 5 euro al metro quadrato, sono scomparsi dalle delibere i criteri di determinazione dei metri quadrati, ben sapendo che tra le superfici nette, commerciali e di costruzione, ci sono incidenze che arrivano fino al doppio, rischiando di portare il canone a 9/10 euro per metro quadrato nelle più profonde periferie di Roma". Così, in una nota, Claudio Di Reto, segretario generale del Sunia Cgil di Roma e del Lazio ed Eugenio Stanziale, segretario della Cgil di Roma e del Lazio.
"Da oltre un anno - continuano - le organizzazioni sindacali degli inquilini cercano di incontrare l'assessore Refrigeri, ma riusciamo ad apprendere delle sue iniziative solo dalla stampa. C'è solo da augurarsi che il difetto sia nella comunicazione ma se così non fosse, visto che l'assessore continua a fuggire gli incontri con le organizzazioni sindacali, intraprenderemo una nuova stagione di vertenzialità per veder rispettati i diritti, oltre che degli inquilini, di tutti i cittadini che finanziano con le loro tasse un welfare abitativo fino a oggi fallimentare".
Housing sociale: Cgil e Sunia Roma, perplessi
17 marzo 2015 • 00:00