Il Gruppo Grancasa (composto dalla Grancasa S.p.A., Mercatone di Desenzano S.r.l. e Mercatone dell’Umbria S.r.l.) versa in una crisi sempre più profonda con cali di fatturato a due cifre. Situazione che spinge la proprietà a ipotizzare pesanti interventi sul fronte occupazionale: un esubero pari a circa 200 persone.

Un'ipotesi rigettata al mittente dai sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che nell'ultimo incontro con l'azienda hanno manifestato tutta la propria contrarietà ad "addossare al costo del lavoro le motivazioni della crisi in cui versa l’impresa".

"Negli ultimi anni - spiegano i tre sindacati del commercio - abbiamo richiesto che ci fosse un piano industriale serio con l’individuazione di azioni strutturali individuando figure professionali in grado di poter trovare soluzioni precise sia dal punto di vista commerciale sia dal punto di vista organizzativo. Rispetto alle operazione di affitto di rami di azienda (annunciate dal gruppo, ndr), le riteniamo solo delle misure volte a tamponare la difficoltà di liquidità che impedisce la corretta relazione per l’approvvigionamento".

Di qui la scelta di informare, prima di tutto, i lavoratori attraverso le assemblee, per capire che tipo di iniziative mettere in campo.