In Grecia ancora scioperi contro l'austerity: le proteste continueranno nell'arco di tutta questa settimana, settore per settore. Ne dà notizia stamani (17 settembre) l'Ansa. In particolare, a incrociare le braccia sono i lavoratori di sanità, pubblica istruzione, giustizia e trasporti.

A quanto si apprende, i farmacisti confermano la loro decisione di non concedere medicinali a credito agli assistiti dell'Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy), se prima lo Stato non pagherà i debiti nei confronti delle farmacie. Da oggi anche medici ospedalieri si asterranno dal lavoro a oltranza, chiedendo di bloccare la riduzione dello stipendio e al governo di pagare gli arretrati.

Nel settore dell'istruzione, gli insegnanti delle scuole medie annunceranno a breve una serie di agitazioni, iniziando dalla partecipazione allo sciopero generale del 26 settembre indetto dai due maggiori sindacati ellenici, l'Adedy (lavoratori pubblici) e Gsee (dipendenti privati).

Da parte sua, il Consiglio dei rettori universitari inizia oggi un giro di incontri con i segretari dei partiti per parlare dei problemi degli atenei. I giudici scendono in piazza per protestare contro la riduzione salariale: domani (18 settembre) manifestazione di protesta del Tribunale di Atene, mentre tutti i procuratori dello Stato fermeranno le sedute per cinque ore.

Sempre domani saranno fermi i treni della metropolitana, i tram e le ferrovie della capitale, per effetto di uno sciopero di 24 ore proclamato dai lavoratori dei trasporti. Questi chiedono all'esecutio la riduzione delle tariffe, il trasporto gratuito per disoccupati, studenti e pensionati a basso reddito.