Il governo greco ha inviato intorno alla scorsa mezzanotte alla Commissione Europea la lista di riforme. Lo ha comunicato la portavoce della direzione generale degli affari economici e monetari della Commissione Ue.

Secondo quanto si legge nella liste di riforme riportata dall'Ansa, il Governo greco farà "un 'phase in' di un nuovo approccio intelligente sulla contrattazione collettiva per bilanciare la flessibilità con l'equità. Questo include l'ambizione di aumentare il salario minimo" che però "sarà fatto in consultazione con le istituzioni europee".

Buoni pasto, energia e sanità per i poveri: queste le misure per affrontare la crisi umanitaria contenute nella lista di riforme greca. Il Governo specifica che "la lotta alla crisi umanitaria non avrà effetti negativi per il bilancio". La Grecia, poi, "si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando", ma "rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per il Governo".

Nel piano, infine, la Grecia s'impegna a rivedere l'Iva perché non abbia "impatto negativo sulla giustizia sociale" ed evitare "sconti ingiustificati", oltre che a rafforzare i concetti di "frode ed evasione", sostituire le esenzioni con misure sociali, "assicurare che tutte le aree della società, specialmente le benestanti, contribuiscano equamente" alla spesa.

Ieri l'esecutivo di Atene
aveva comunicato che la lista di riforme che il governo Tsipras avrebbe dovuto presentare in seguito all'estensione di 4 mesi del piano di aiuti sarebbe stata consegnata solo martedì mattina. "Dal punto di vista della Commissione, la lista è abbastanza esaustiva da essere un valido punto di partenza per una conclusione di successo della review", ha sottolineato la fonte, "siamo decisamente incoraggiati dal forte impegno a combattere l'evasione fiscale e la corruzione". La consegna della lista entro i tempi stabiliti è stata poi confermata via twitter dalla Commissione Europea.