Indetto lo stato di agitazione dei lavoratori della Gesap, la società che gestisce l'aeroporto di Palermo, contro i tagli che "coinvolgono - spiega la Filt Cgil - ancora una volta la base e non toccano le posizioni apicali". Il motivo della protesta è la decisione della società aeroportuale di rimuovere il servizio in pullman che garantiva il trasporto dei dipendenti dalla città di Palermo a Punta Raisi e viceversa, attraverso una procedura che durava da oltre 35 anni. "Una decisione presa in modo unilaterale dalla società" dice Fabio Lo Monaco, coordinatore Filt Cgil aeroporto: "Si manifesta, per l'ennesima volta, un mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali su decisioni che coinvolgono in modo sostanziale la vita lavorativa e privata dei lavoratori, senza passare dal confronto col tavolo sindacale". Al posto del pulmino sociale, dal primo luglio i lavoratori che utilizzavano il servizio, affidato a una ditta privata con un bando, sono stati invitati a utilizzare il trasporto pubblico. L'azienda sosterrà gli abbonamenti con la società di trasporti Prestia e Comandè che fa il servizio navetta per l'aeroporto Falcone e Borsellino. "La società - aggiunge Lo Monaco - non ha tenuto in considerazione le difficoltà dei lavoratori: gli orari del servizio pubblico non coincidono con le turnazioni operative, ci saranno difficoltà oggettive nel passaggio di consegne ai colleghi che montano o che o smontano dal turno". In particolare, secondo il sindacato, il cambio danneggia chi fa o finisce il turno di notte. "Il trasporto pubblico fa fermate all'interno del centro urbano, dove non ci sono possibilità sicure di parcheggio o di utilizzo di mezzi di trasporto alternativi".