Il ministero del Lavoro firmi subito il decreto di proroga della cassa integrazione straordinaria per altri sei mesi, così come deciso nell'intesa del 5 dicembre scorso alla Regione Lazio: sarebbe una boccata di ossigeno per i 1.300 lavoratori della ex Videocon, in mobilità da metà dicembre, e rasserenerebbe gli animi. Peraltro, la proroga non è la solita richiesta di assistenza, ma rappresenterebbe il tempo necessario per lanciare un nuovo percorso industriale”.

È quanto ha detto Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, intervenendo oggi alla iniziativa pubblica promossa dalla sua organizzazione del Frusinate (“Provincia di Frosinone: da area di crisi ad area di opportunità”).

"Nel frattempo – ha proseguito Miceli –,  il ministero dello Sviluppo economico faccia il suo dovere: affronti, senza più indugi, i problemi dell'area di crisi industriale 'complessa' e lavori  ad un accordo di programma che individui al più presto un percorso di rilancio aziendale e del territorio. A questo proposito, ci farebbe piacere sapere che fine ha fatto la proposta che avanzammo unitariamente sei mesi fa: quella di utilizzare parte dello stabilimento di Anagni per realizzare un distretto di rilevanza nazionale per la produzione di componenti utili alla green economy".

Infine, "vorrei rivolgere un pressante appello all'imprenditoria locale e nazionale, alle istituzioni tutte, affinchè imprimano una svolta significativa a una brutta pagina di una storia industriale che dura ormai da sette anni, per dare finalmente un futuro certo ai lavoratori e alle loro famiglie”.

In precedenza, Silvio Campoli, segretario Filctem di Frosinone, ha denunciato 'l'allarme lavoro' sul territorio. ”Negli ultimi cinque anni – ha detto il dirigente sindacale, cifre alla mano – la nostra provincia ha subito una crisi industriale senza precedenti. Nei soli settori chimico-farmaceutico, tessile e manifatturiero, seguiti dalla Filctem, 45 imprese su 65 hanno una difficoltà acclarata, tra cigs, mobilità, cessazione di attività e fallimenti (il caso Videocon su tutt): i lavoratori coinvolti dalla crisi sono 5.042, su circa 9.000 occupati (3.500 direttamente coinvolti, 967 in cassa integrazione ordinaria, 1.874 in cigs, 271 contratti di solidarietà, 744 posti in mobilità solo negli ultimi due anni"

"Sono questi i motivi di crisi per cui chiediamo, e lo chiederemo più esplicitamente il prossimo 14 gennaio, al ministero dello Sviluppo economico di deliberare definitivamente l'accettazione per il Frusinate del riconoscimento di area di crisi industriale complessa, così come ha già fatto il 5 dicembre scorso la Regione Lazio”.