"A seguito della richiesta da parte delle sigle sindacali Uil e Cgil Fp, questa mattina, presso la sala consiliare del Comune di Terni, si è svolta l'audizione convocata congiuntamente sulla riorganizzazione dei servizi educativi e sulla chiusura di quattro mense scolastiche, nello specifico S. Clemente, San Michele, Valenza e Grillo Parlante.
L'amministrazione comunale ha trovato una soluzione tampone, rispetto alla polemica sorta in capo alla chiusura delle cucine, avendo recuperato i 1.600 euro più Iva, su un bilancio di cento milioni, necessari per mettere a posto l'impianto del gas nelle scuole in oggetto". Così Silvia Pansolini, della Fp Cgil Umbria.

"Un risultato che non ci convince, perché si passerebbe dalla gestione diretta delle mense con personale interno, alla gestione indiretta delle cucine con personale esterno, in capo alla società vincitrice del bando della gestione delle mense, All Food, per le prime tre scuole, mentre per il Grillo Parlante resta la decisione del pasto trasportato a Km 0. Più positiva ci sembra la soluzione di sperimentare, anche se non si è capito quando, l'utilizzo dei cosidetti centri di cottura a km 0, cioè mense poste in alcune scuole che possono cucinare pasti anche per altre. Secondo l'amministrazione, la soluzione comporta la salvaguardia del risparmio e della qualità e avrà la durata temporale di un anno, fino alla realizzazione del nuovo bando che permetterà di realizzare una nuova gara", prosegue la dirigente sindacale.

"A fronte di questa parziale soluzione per le mense, permangono le preoccupazione al problema principale, relativa alla tenuta dei servizi educativi in maniera più complessiva. Sulla questione della ipotizzata chiusura delle scuole dell'infanzia 'Casa di Alice' e 'Pollicino', oggi l'assessore Riccardi si è assunta l'impegno della continuità del servizio offerto dalle scuole, ma non ha saputo dare risposte certe. La nostra preoccupazione è la tenuta dei servizi educativi, da sempre fiore all'occhiello della città, che oggi più che mai rischiano di essere soppressi. Inoltre, vogliamo anche sottolineare che la "Casa di Alice", scuola di ottima qualità, è l'unica struttura comunale per l'infanzia sita nel centro cittadino e chiuderla significherebbe arrecare un danno ad una larga fetta di famiglie e bambini che ne usufruiscono", continua la sindacalista.

"Di effettivamente positivo, abbiamo appreso che finalmente è pronto il regolamento per una gestione chiara e trasparente delle supplenze, che da tempo chiediamo, come il bando per l'aggiornamento delle relative graduatorie, assicurando che a novembre ne sarà garantita la revisione. Invece, circa la possibilità di assunzione da parte dell'ente, l'assessore ha dichiarato che si è in attesa della dichiarazione da parte della Corte di Conti, cui ha chiesto un parere sulla interpretazione delle norma sulle assunzioni. Noi restiamo vigili sulle questioni ancora aperte, pur apprezzando il lavoro collaborativo che l'amministrazione ha messo in campo per cercare soluzioni che permettano la continuità dei servizi educativi, ma rimaniamo prudenti e cauti in attesa di altre risposte. L'attività didattica delle scuole non deve essere toccata, ma garantita, mantenuta e incentivata: su questo punto, non siamo disposti ad accettare deroghe, facendoci portavoce anche delle apprensioni delle insegnanti che quotidianamente si spendono affinché queste siano di qualità", conclude l'esponente Cgil.