"No alla chiusura di Telespazio". Oggi, nella sala consiliare del Comune di Piana degli Albanesi, i lavoratori del centro dello Scanzano hanno ribadito, davanti ai rappresentanti delle istituzioni, il loro no all'annunciata chiusura del centro. "Questa volontà non è condivisibile: nei dati presentati dall’azienda non c’è alcuna giustificazione alla chiusura del sito", contesta la Rsu di Telespazio, che ha chiesto alla classe politica di ribellarsi alla scomparsa di una  struttura così importante per la realtà della zona. "L’assurdo è che una società partecipata dallo Stato decida di buttare nella spazzatura una realtà come Telespazio, per una manifesta avversione nel fare sul territorio quello che un’azienda statale dovrebbe: sviluppare attività lavorative che diano profitto e reddito ai  cittadini e all’indotto. Quello a cui stiamo assistendo è ridicolo: a fronte di ricavi di più di 700 milioni di euro per il 2014 si chiude il polo palermitano e non s'investe in Sicilia, dove peraltro è stata investita una cifra di 2 milioni per il completamento della fibra ottica".

I lavoratori hanno chiesto, al contrario, di portare in Sicilia e allo Scanzano attività per rilanciare il centro: "Altro che progetti istituzionali europei, vedi Egnos, spacciati per miracolosi toccasana che avrebbero dato lavoro per 18 anni, poi smentiti dal nuovo ad. Per questo, a gran voce come cittadini e lavoratori di Scanzano chiediamo l’intervento dei ministri competenti per capire le intenzioni di  Finmeccanica e della sua partecipata Telespazio", denuncia ancora la Rsu. L’assemblea è per una distribuzione del lavoro in maniera equa in tutti i siti italiani di Telespazio. "Diciamo no a questa politica di razzismo industriale, di cui sono vittime gli stabilimenti del Sud. Si cambi rotta e non si penalizzi il nostro sito". Il sindacato ha chiesto alle istituzioni di organizzare un incontro con la società Telespazio, con i rappresentanti del ministero dell'Economia e dello Sviluppo economico, con la partecipazione della Regione siciliana. È stata chiesta anche la convocazione di un consiglio comunale presso il centro spaziale dello Scanzano, nel mese di luglio, aperto alle istituzioni per dare forza alle iniziative dei lavoratori, che restano in agitazione.