Il nuovo piano industriale di Finmeccanica, presentato oggi (30 gennaio) ai sindacati dall'ad del gruppo Mauro Moretti, "cambia radicalmente Finmeccanica per come è stata fino ad oggi" e "la nuova impostazione determinerà sicuramente effetti sugli attuali assetti produttivi, occupazionali e territoriali". E' quanto dichiara la Fiom nazionale in una nota, commentando l'esito dell'incontro con il vertice della holding dell'aerospazio e difesa.

Confronto nel quale, riferisce la federazione dei metalmeccanici Cgil, "malgrado le sollecitazioni, l'amministratore delegato ha rinviato ai tavoli aziendali che saranno convocati congiuntamente con Finmeccanica, l'approfondimento sugli obiettivi produttivi, i carichi di lavoro e i processi di efficientamento nelle singole aziende, avendone già condiviso con gli amministratori delegati i dettagli e le finalità, in coerenza con le linee strategiche".

Il primo di questi confronti sarà relativo all'AnsaldoBreda, vista la conferma di Moretti sulla fase avanzata della trattativa sulla cessione. "Nel riconfermare la valenza strategica delle produzioni ferroviarie e di segnalamento per il Paese, abbiamo espresso la nostra contrarietà alla cessione", sottolinea la Fiom.

"Al contempo - aggiunge il sindacato - abbiamo dichiarato la necessità di un confronto serrato su tutto il gruppo, in riferimento alle prospettive industriali e occupazionali, assumendo fin da ora la decisione di contrastare eventuali decisione non condivise". Nell'assemblea nazionale dei delegati Fiom del gruppo, che si terrà a Roma il prossimo 4 febbraio, "svilupperemo - annuncia infine la Fiom - tutti gli approfondimenti necessari e le iniziative conseguenti".