“Le linee del piano industriale Fiat, trapelate sulla stampa, sono semplicemente inaccettabili". Lo afferma in una nota il segretario generale della Fiom Cgil, Gianni Rinaldini secondo il quale tali linee "configurano una scelta precisa, ovvero quella di rendere del tutto marginale la presenza nel nostro Paese del settore auto rispetto all’assetto della multinazionale che scaturirebbe dallo scorporo di tale settore dalla Fiat; multinazionale che sposterebbe il proprio baricentro negli Usa".

"La Fiat ha annunciato che il 21 aprile illustrerà agli analisti e alla stampa internazionale il proprio piano industriale relativo al quadriennio 2010-2014 - prosegue Rinaldini - e che, successivamente, comunicherà al sindacato le decisioni assunte. Questa è una situazione non tollerabile. Chiediamo quindi al Governo di convocare la Fiat e i sindacati nelle prossime settimane e, comunque, prima del 21 aprile, così come previsto nell’incontro svoltosi a Palazzo Chigi il 22 dicembre 2009. In assenza dell’apertura di un confronto negoziale, definiremo le necessarie forme di mobilitazione”.

Per quanto riguarda specificamente lo stabilimento di Termini Imerese, Rinaldini e la Fiom chiedono al ministro dello Sviluppo economico "che l’incontro fissato per il 13 aprile preveda un confronto di merito sui progetti presentati relativi alla produzione di autovetture. In assenza di soluzioni in tempi rapidi, Termini Imerese deve rimanere uno stabilimento Fiat e rientrare, quindi, nel piano industriale del Gruppo.”