"Questo referendum non è un referendum, ma un plebiscito autoritario fatto con la pistola puntata". Lo afferma il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, durante il dibattito di Omnibus su LA7, commentando la consultazione del 22 per i lavoratori di Pomigliano d'Arco, dopo l'accordo separato. "Secondo noi - spiega - nessun lavoratore può rinunciare ai diritti che gli sono garantiti dalla legge e dal contratto e questa è una situazione nella quale a un lavoratore gli si dice: se voti no vieni licenziato, se voti sì hai un lavoro. Questo non è un referendum ammissibile in una repubblica democratica".