"Apprendiamo dai giornali che per l’11 gennaio è convocata una riunione dei segretari generali della Cgil con all’ordine del giorno lo stato della contrattazione, leggasi vicenda Fiat, consolidando così una diffusa ma non per questo meno deprecabile pratica di prese di posizione, valutazioni e decisioni o a mezzo stampa o in organismi spuri, di natura non statutaria. A tale riunione, peraltro, l’area programmatica la 'Cgil che Vogliamo' non è stata nemmeno convocata, assecondando la moda imperante di estromissione del dissenso dalle sedi di discussione". Lo afferma in una nota Gianni Rinaldini, coordinatore dell'area programmatica nata durante l'ultimo congresso di Rimini.

"La Cgil che Vogliamo - prosegue Rinaldini - considerando scandaloso che, di fronte alla gravità dell’attuale situazione, la Cgil non senta il dovere politico di convocare il direttivo per una discussione a tutto campo sullo scenario che si sta determinando e sull’azione di contrasto da mettere in atto, ribadisce la richiesta già espressa della convocazione urgente e straordinaria del direttivo nazionale".