Dopo oltre cinque ore di confronto, anche in tavoli separati, è stata trovata ieri sera tra Fiat e sindacati l'intesa sul rinnovo della cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione per un anno alla ex Bertone che interesserà i 1077 dipendenti dell'azienda. L'investimento da 500 milioni di euro per realizzare la piccola Maserati alla ex Bertone è dunque confermato.

Le parti hanno dunque superato l'impasse che si era determinata dalla richiesta dell'azienda ai delegati Fiom di rinunciare a promuovere azioni legali contro l'intesa siglata lo scorso 4 maggio nello stabilimento di Grugliasco e che recepisce l'accordo di Pomigliano che entrerà in vigore il prossimo gennaio.

L'accordo sulla cigs è stato sottoscritto da Fim, Uilm, Fismic, Associazione Quadri, Ugl e dai delegati dimissionari della Fiom, mentre l'organizzazione si è astenuta. Spiega il segretario della Fiom torinese, Federico Bellono: "La firma delle Rsu Fiom per la ex Bertone è coerente con quanto fatto a maggio ed evita che gli altri abbiano dei pretesti per non fare l'investimento".

"I nostri delegati non danno alibi a nessuno, perché sia restituita la responsabilità a chi ce l'ha, ovvero all'azienda. Il percorso che dovrebbe portare all'avvio della produzione, oggi è stato più formalizzato". Ed ancora, ha spiegato Bellono, fino a quarantotto ore fa consideravamo naturale firmare la proroga della cassa ma ci siamo trovati di fronte ad una dichiarazione della Fiat che non potevamo accettare non avendo firmato l'intesa di maggio".