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Dichiarazioni "insoddisfacenti e inadeguate": è netto e fortemente negativo il giudizio della Cgil di Genova sull'intervento del sindaco Marco Bucci ieri, 8 maggio, nella seduta del consiglio comunale sulla partecipazione (con fascia tricolore) del consigliere delegato Sergio Gambino (Fratelli d'Italia) alla commemorazione dei caduti della Repubblica sociale italiana, lo scorso 29 aprile.
Il primo cittadino era chiamato a ribadire i valori dell'antifascismo e prendere le distanze dall'iniziativa, ma il suo intervento è stato giudicato quantomeno "timido". "L'ambiguità con la quale il sindaco si è accostato ai temi della Resistenza è stata imbarazzante - è il commento che arriva dalla Camera del Lavoro di Genova - È naturale che la pietà verso i morti sia la stessa, ma non è tollerabile che chi è morto per darci la libertà venga equiparato a chi ha deciso di stare dalla parte di chi quella libertà voleva negarla".
"Il sindaco - continua la Cgil del capoluogo ligure - è il rappresentante del Comune di Genova e come tale deve rispettare ed onorare i valori democratici che sostengono la nostra civile convivenza a partire dalla Costituzione nata dalla Resistenza. La sintesi del sindaco è risultata pertanto del tutto inefficace e, ad oggi, ha segnato uno dei momenti meno edificanti del suo mandato".
Per questi motivi, conclude la nota, "nei prossimi giorni la Cgil genovese si confronterà con le altre associazioni democratiche a partire dall'Anpi, per capire come e se continuare l'esperienza del Comitato Antifascista presieduto dal sindaco".