Il 6 ottobre sciopero nazionale dei dipendenti delle Province e delle Città metropolitane. A Palermo, si terrà un sit-in di protesta dei dipendenti della ex provincia davanti alla Prefettura, in via Cavour, dalle 10 alle 14. A promuovere la giornata di mobilitazione sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, per denunciare “la crisi drammatica in cui versano gli enti interessati, dimostrazione palese di quanto abbiano inciso negativamente le scellerate scelte politiche adottate in questi anni e che hanno condotta al collasso queste istituzioni”.

I sindacati consegneranno una nota al prefetto, per mettere in evidenza che la mancanza di un progetto di riordino da parte della Regione siciliana sta provocando una gravissima situazione economica, che sta investendo ormai tutte le ex province, a causa del mancato trasferimento delle risorse. All'ex Provincia di Palermo le spese correnti ammontano a 95 milioni. Il prelievo forzoso da parte dello Stato ammonta a 65 milioni. La riduzione degli organici dal 2015 al 2017 è passata da 1.300 unità a 800. La spesa per il personale è di 34 milioni, mentre la sanzione ammonta a 25 milioni.

Dice il segretario generale Fp Cgil Palermo, Giovanni Cammuca: “Al momento, diversi enti, tra minori entrate e crollo delle riscossioni, non riescono a chiudere i loro bilanci. Il dissesto, ormai è alle porte in diversi liberi consorzi, ma anche nelle città metropolitane, fino a questo momento è stato evitato grazie a trasferimenti straordinari da parte della Regione, ma che sono del tutto insufficienti a garantire gli stipendi ai lavoratori”. I sindacati rivendicano soluzioni immediate per consentire l’erogazione dei servizi fondamentali e per tutelare, allo stesso tempo, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal pagamento degli stipendi, oggi messi in discussione in diversi enti.