“La storia della ex Novelli rischia di diventare un telenovela senza fine, un dramma sociale completamente a carico dei veri protagonisti: le lavoratrici e i lavoratori di Spoleto, Terni e Amelia, oltre che degli altri siti a livello nazionale”. Lo afferma in una nota la Flai Cgil dell'Umbria, ricordando la lunga vicenda giudiziaria tra concordati, fallimenti e guerre intestine. “Ad oggi – prosegue la nota – si contano almeno cinque curatori che, per un verso o per un altro, devono gestire le sorti del gruppo e garantire i creditori, assicurando la par condicio creditorum. Questo tema, ovviamente, è pienamente disciplinato dalla legge, per cui attendiamo gli esiti delle procedure. Ma c’è un punto in capo alle maestranze che ci impegna in un’azione tipicamente sindacale: garantire la sopravvivenza dei siti aziendali e quindi l’occupazione e il futuro di centinaia di famiglie attraverso strategie industriali che possano rafforzare la presenza del gruppo sul mercato”.

Per assicurare questo percorso, osserva la Flai, “abbiamo bisogno di soluzioni pronte e decisive, di interlocuzioni e relazioni industriali in senso stretto, ovvero di imprenditori seri, che diano un respiro lungo agli impegni e alle strategie per queste realtà produttive. Pensavamo e speravamo di averne già trovati con gli accordi sottoscritti al Mise agli inizi del 2017, quando è stata giocata la carta iGreco, ma l’esito è storia recente, una storia finita male. Ora bisogna pensare a come ritrovare una strada utile per uscire da questa ennesima transizione, che rischia realmente di mettere in pericolo la sostenibilità del gruppo. Una transizione che sta mettendo a rischio commesse e forniture o, per meglio dire, il valore degli importanti marchi che sono la vera forza di questa storica realtà imprenditoriale”.