Bocciatura confermata, per la legge di stabilità. Non ha dubbi Danilo Barbi, segretario confederale Cgil, nel commentare la manovra con Radioarticolo1 (qui il podcast della rubrica Italia Parla). Anzi, alla luce delle nuove informazioni, il quadro “se possibile è peggiorato – spiega -. Cominciando a guardare i testi si scoprono molte cose omesse dalle slide. Come per esempio il fatto che gli aumenti dell'Iva e delle accise sulla benzina in realtà vengono spostati al 2017”.

Ma ci sono anche “altre sorprese negative”: “Il fatto che in uno dei pochi punti positivi – prosegue Barbi -, ossia l'aumento della no tax area per i pensionati, venga prorogata una indicizzazione solo parziale delle pensioni in essere”. E poi: “Il fatto che la questione dei contanti non si limiti ai mille euro portati a 3.000, ma che decada l'obbligo di pagare in modo tracciabile e non in contanti sia gli affitti che le merci trasportate (e si sa che in quest'ultimo settore c'è un'infiltrazione malavitosa non piccola)”.

Una serie di interventi, o meglio un laissez-faire in materia di politiche fiscali e controllo sull'evasione che spiega la sofferenza del direttore dell'Agenzia delle entrate Rossella Orlandi (intervenuta pochi giorni fa a una iniziativa della Cgil). Imperversano le polemiche anche sul ruolo dell'Agenzia: al riguardo Barbi commenta così: “Che il governo avesse abbandonato la priorità sull'evasione fiscale era abbastanza chiaro negli ultimi mesi. Ha bloccato l'aggiornamento del catasto. Ha disinnescato una sentenza della Corte di Cassazione che diceva che chi elude in modo scientifico è come se evadesse, e diventa passibile di sanzione penale. Poi c'è stata la sentenza della Corte sui dirigenti dell'Agenzia nominati per incarico: la Corte Costituzionale ha eccepito su questo principio dicendo che devono fare il concorso, ma il governo, invece di rimediare rapidamente, ha creato una lunghezza esasperante nel trovare le soluzioni, il che ha praticamente congelato l'Agenzia delle entrate. Anche questi sono segnali che al popolo degli evasori arrivano benissimo perché gli evasori, in Italia – prosegue Barbi -, sono una forza organizzata e ha orecchie precise, sensibili a quello che succede nei palazzi del governo e del parlamento. Quindi quello dell'Agenzia delle entrate è un segnale che di sicuro non va nella direzione di rilanciare la lotta contro l'evasione, ma semmai di abbassare la soglia di intensità”.

Per quanto riguarda il capitolo “sviluppo della manovra”, e in particolare sulla decontribuzione sui nuovi assunti, il segretario commenta che

“si produrranno 90 mila posti di lavoro aggiuntivi”, al netto dei molti “spostamenti di posti che già c'erano”, e che queste misure costeranno circa 60 mila euro a ogni italiano. Ma “La posizione della Cgil è nota: ci vorrebbe una grande campagna di opere pubbliche anche a tempo determinato su grandi bisogni sociali, che impiegasse soprattutto disoccupati di lunga durata, giovani e donne che cercano lavoro, perché ormai è chiaro che per sbloccare l'economia hai bisogno di creare direttamente lavoro attraverso investimenti pubblici e occupazione pubblica, anche a tempo determinato, però qualificata e ben pagata, che dia titoli per fare nuovi concorsi pubblici nel futuro, che metta in circolazione un'energia di giovani che oggi è completamente frustrata nella società”.

“Ci vorrebbe – prosegue - una grande campagna nazionale di messa in sicurezza del territorio, potresti far lavorare per alcuni anni centinaia di migliaia di giovani. La Cgil propone questo: il Piano del lavoro. E' quello che ha fatto il governo democratico americano dopo la crisi degli anni '30 e l'ha chiamato New Deal. Se non fai questa cosa – conclude - tu incentivi le aziende con il rischio di pagarle per assumere quelli che magari assumevano già o per trasformare dei posti di lavoro da un sistema all'altro, ma sostanzialmente non crei occupazione aggiuntiva”.