“Chiediamo alle istituzioni nazionali e locali ad impegnarsi più concretamente nella lotta alla criminalità organizzata perché il nostro paese ha bisogno urgentemente di nuove politiche antimafia”. È la sollecitazione di Serena Sorrentino, segretario confederale Cgil, alle istituzioni nazionali e locali perché si impegnino più concretamente nella lotta alla antimafia. Sorrentino interviene in occasione del ventennale dell'uccisione di don Peppe Diana, il parroco di Casal di principe assassinato dalla camorra i 19 marzo del 1994.

“Se da un lato lo Stato tanto ha fatto sul piano della repressione del fenomeno mafioso, ancora troppe sono le domande di cambiamento, a maggiore ragione in questa fase di crisi economica a cui non si è riusciti a dare risposte. Per questo - prosegue la dirigente della Cgil - siamo convinti che le parole di Don Diana siano profondamente attuali, perché colgono i punti nodali per un’efficace lotta alla criminalità mafiosa; lavoro, welfare, diritti e giustizia sociale. Elementi su cui registriamo pericolosi arretramenti, con il rischio di continuare indirettamente a favorire il processo di radicamento del cancro rappresentato dalle mafie nella nostra società”. Temi che la Cgil rappresenterà e rilancerà con la propria presenza venerdì 21 marzo in tutta Italia e sabato 22 a Latina alle iniziative in occasione della Giornata della memoria e dell'Impegno in ricordo di tutte le vittime di mafie.

E sul tragico anniversario, da Caserta, interviene anche il segretario generale della camera del lavoro, Camilla Bernabei. “Il territorio casertano continua ad avere gravi problemi legati alla presenza della criminalità organizzata, i clan continuano ad essere un virus che ha infettato il nostro tessuto economico e sociale portando disoccupazione, nuova povertà, inquinamento ambientale e degrado civile, nonostante ciò e seppur con tante difficoltà sono significativi i percorsi di riscatto che hanno tratto forza dall’esempio che don Peppe Diana rappresenta per tutti e tutte noi. Il coraggio della sua denuncia, la sua tenacia e determinazione devono continuare a rappresentare uno stimolo per il riscatto sociale e civile del territorio– spiega Bernabei- continuando a sostenere le esperienze di lavoro pulito e buona occupazione e il riutilizzo produttivo dei beni e delle aziende sottratte alla criminalità”.